Twenty, viabilità in tilt Code e parcheggi esauriti

Gli addetti hanno chiuso a singhiozzo il garage da 700 posti che era completo Neanche un “buco” nel park all’aperto. Sottodimensionato lo spazio per le bici



BOLZANO. Bolzano sotto Natale fronteggia un triplo esodo: turisti da Mercatino, visitatori da Twenty e bolzanini da nuovo ponte. Su quest’ultimo arrivano soprattutto dal quartiere Europa-Novacella e Don Bosco. A centinaia. In bici, a piedi, i più piccoli in carrozzina, gli anziani aiutandosi col bastone. Se in piazza Walther va in scena il Mercatino delle legioni turistiche, in via Galilei c'è il Mercatone dei desideri cittadini. «Siamo stupefatti dice Alessandro Artolozzi, direttore del centro commerciale - ci aspettavamo entusiasmo e un afflusso importante ma qui abbiamo a che fare con volumi impressionanti. Siamo contentissimi ma certo servono degli aggiustamenti».

Intanto il parcheggio delle bici - sopraelevato - sembra una piazza di Shanghai: è ingolfato, non ci sta uno spillo e così c’è chi si arrangia e lascia la bici lungo il ponte. «Sì è vero, dobbiamo ripensarlo perché lo spazio disponibile è sottodimensionato, siamo in fase di preassestamento». Sergio Ronchetti - comandante della polizia municipale - fa sapere che dalle 10.30 di ieri via Galilei si è dovuta confrontare con rallentamenti continui, dovuti alla massa di auto che tentavano di raggiungere o che uscivano dal Twenty. «Via Galilei e i parcheggi hanno dato un’ottima risposta nonostante il flusso incredibile - ribatte Artolozzi -. Certo il garage interrato a tre piani che ha spazio per 700 mezzi ieri si è riempito più volte e i quattro addetti si sono visti costretti a bloccare l’ accesso a singhiozzo. Molte auto sono state deviate nel parcheggio aperto in questi ultimissimi giorni in via Galilei. Conterrà più di 200 posti e anche quello spazio ieri era spesso pieno. Abbiamo il sospetto che molti turisti del Mercatino parcheggino da noi e proseguano a piedi».

E tra un po' al Twenty apre anche il cinema. Un colosso cinematografico targato UCI Cinemas con la bellezza di sei sale che offriranno ai nuovi spettatori l’ultimo grido della tecnologia e che probabilmente sarà in grado di attrarre e appassionare una nuova porzione di pubblico specialmente da quei quartieri fin ora tagliati fuori dal circuito del grande schermo e che adesso non dovranno far altro che passare ponte.

Insomma la certezza ieri, guardando al via vai continuo sul ponte, è che Podini non ha buttato una passerella lì per caso, pagando quattro milioni di euro. Quella striscia di legno e acciaio, sospesa sul fiume, ha concretizzato il collegamento quasi naturale tra i quartieri. Atteso soprattutto da chi non va in auto. Sicuramente, per volumi di traffico sia pedonale che ciclistico, il nuovo ponte si avvia a diventare tra i più affollati della città. Ma i problemi al traffico viario restano e vanno risolti. (v.f.)

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