Un altro successo per i giovanissimi del Coro Doremix 

Gli applausi. Nato nel 1996 per gli alunni della Manzoni prima  e delle Foscolo poi è diretto da Eufemia Femia. La serata ha visto  la partecipazione straordinaria della Merano Pop Simphony Orchestra



Bolzano. È stata un successo la serata di musica al teatro comunale di Piazza Verdi con il Coro “Doremix” diretto da Eufemia Femia e la partecipazione straordinaria della Merano Pop Simphony Orchestra diretta da Roberto Federico. Una serata di musica e beneficenza a sostegno del progetto “Missione Africa felice, un mattoncino per ogni bambino”. E sul palco i fantastici giovanissimi dalle splendide voci. Ad applaudire in sala le famiglie con i genitori, i nonni, gli zii, parenti ed amici per una serata che ha emozionato e sarà da ricordare negli anni. Il Coro “Doremix” - che rilancia con sempre nuove iniziative - nasce nel novembre 1996 come “Corso di educazione al canto” per gli alunni della scuola primaria “Alessandro Manzoni” di Bolzano esteso in un secondo momento ai ragazzi della scuola secondaria di primo grado “Ugo Foscolo”, diretto da Eufemia Femia ed Alberto Bissoli. Dal 2007 subentra ad Alberto Bissoli, il professor Stefano Soligo, insegnante di pianoforte dell’Area Musicale Vivaldi.

Il Coro non canta su basi musicali preregistrate, ma viene sostenuto dal “Gruppo Base”, formazione musicale occasionale che realizza dal vivo l’accompagnamento musicale.

Doremix ha sempre scelto di organizzare e partecipare a manifestazioni a scopo umanitario e ha avuto il piacere di cantare con ospiti illustri tra i quali, in occasione del ventesimo anniversario, il noto cantautore Fabio Concato e ricordiamo anche nel corso degli anni i giovanissimi si sono esibiti assieme ad altre stelle Antonella Ruggiero e Matthew Lee.

Ma qual è il segreto della longevità del “Doremix” e del suo entusiasmo?

«Il nostro segreto - ha sempre detto Eufemia Femia, sta nella varietà del repertorio e delle lingue che riusciamo a proporre e ad esplorare: i ragazzi sono molto curiosi e se sai stimolare questa curiosità il gioco è fatto. La loro curiosità diventa poi la spinta per continuare questo grande impegno che si rinnova ogni anno e che anzi cresce».













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antonella mattioli

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