Un corteo senza fine per l’addio a Karl Gruber

Ieri i funerali dello scialpinista, atleta e gestore di rifugio morto sotto una valanga Il sindaco Wiedmer: «Se ne è andato un uomo che si era fatto benvolere da tutti»


di Ezio Danieli


MELTINA. Meltina s'è fermata ieri pomeriggio per l'ultimo saluto a Karl Gruber, il 49enne deceduto giovedì scorso travolto da una valanga caduta in alta val Martello. Oltre mille persone hanno voluto essere presenti all’addio ad un amante della montagna in tutti i sensi: Gruber amava i monti con la sua grande passione di salirci in compagna degli amici, li amava anche per la sua attività di atleta valente che s'era distinto proprio nelle corse in montagna. E li amava anche per la sua professione: era infatti l'apprezzato gestore del rifugio Kuhleiten a Merano 2000. Un migliaio di persone si sono date convegno nella piccola chiesa di Sant'Anna, dove la salma è stata benedetta. Poi è cominciato il lungo corteo funebre attraverso le vie di Meltina.

Dietro il feretro ed il sacerdote che ha celebrato la funzione religiosa c'erano la moglie Resi, i tre figli Samira, Madlen e Benjamin, i loro compagni di scuola, il sindaco Angelika Wiedmer, i rappresentanti dell'associazione degli albergatori, i componenti della squadra di corsa in montagna, esponenti di Merano 2000 (c’era anche l'ex direttore ed ora sindaco di Rifiano Franz Pixner) che hanno voluto con la loro presenza ricordare e testimoniare l'ottimo lavoro svolto da Gruber nel rifugio Kuhleiten e a favore di tutta la zona sciistica.

È seguita, nella chiesa parrocchiale di Meltina la messa in suffragio con il celebrante che ha ricordato le caratteristiche umane e le doti di Gruber, il suo attaccamento alla famiglia e la grande passione per la montagna, oltre all'abnegazione nel lavoro. Il rito della sepoltura ha concluso il funerale di Gruber , travolto da una valanga caduta in alta val Martello.

Ha ricordato Gruber, particolarmente commossa, il sindaco del paese Angelika Wiedmer: "Karl era un amico della mia famiglia. Assieme a lui mio marito è andato spesso in montagna. Karl era un grande appassionato dei monti e vi saliva spesso in compagnia degli amici. Lo stesso ha fatto quella tragica mattina di giovedì scorso: erano gli ultimi giorni liberi dal suo lavoro ed ha voluto passare qualche ora in montagna», ha sottolineato la sindaca, che ha rimarcato il suo dolore e ha ricordato «il dolore della moglie e dei tre figli. Meltina ha perduto un suo abitante che s'era fatto benvolere da tutti, benché non facesse parte di alcuna associazione in paese».

Karl Gruber fra un paio di giorni avrebbe dovuto riaprire il rifugio Kuhleiten a Merano 2000, una struttura che aveva contribuito a far "crescere" con una serie di iniziative risultate sempre gradite dai numerosi visitatori (turisti compresi).

Ma per Karl Gruber c'era un'altra grande passione: la corsa in montagna. Ed in questo sport il 49enne di Meltina era uno dei migliori della provincia, con risultati agonistici anche di livello internazionale. Nel 1997 aveva vinto l'oro nella competizione europea a squadre, in una gara che si era svolta in Austria e a cui aveva partecipato insieme ad Antonio Molinari e Marco De Gasperi. A livello individuale aveva festeggiato il nono posto. Dopo un lungo periodo di stasi, nel 2014 aveva sfiorato la medaglia di bronzo ai campionati mondiali Master nella classe M45.

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