Un fiasco le lezioni di tedesco dell’Asl  

I primari: non bastano ai medici per l’esame di bilinguismo. L’Anaao: in alcuni comprensori i corsi non sono mai partiti


di Valeria Frangipane


BOLZANO. Stoccata dei primari dell’Alto Adige all’Asl. «Le lezioni di tedesco organizzate dall’Azienda, difficilmente serviranno ai medici italiani per superare il patentino. Non erano questi i patti». Duro anche il sindacato dei medici ospedalieri Anaao che parla di corsi a singhiozzo o inesistenti: «Ogni Comprensorio fa quel che vuole, si muove in base a dinamiche sue proprie, saltando le logiche aziendali. I colleghi di Merano - per esempio - chiedono di sapere quando partiranno i corsi di lingua per i medici assunti a tempo determinato senza bilinguismo». La protesta avanza e la questione è sempre e solo una: l’Alto Adige - come il resto d’Europa - non trova medici. La politica si è vista così costretta ad uno strappo ad uno dei principi cardine dello Statuto di autonomia - quello del bilinguismo - deciso dalla giunta provinciale per fronteggiare la situazione di emergenza. Si è così scelta - giustamente - la via del compromesso che significa assunzioni con un contratto a tempo determinato di un anno, rinnovabile per altri due anni. Perché diventi a tempo indeterminato si dovrà però affrontare l’esame e conseguire l'attestato di bilinguismo: il tanto agognato patentino. Ed è successo così che i medici italiani, arrivati da tutta la penisola, ci abbiano creduto ed abbiano fatto domanda per venire a lavorare in Alto Adige. Ed è successo che anche i primari che li vedono lavorare in reparto abbiano intercettato il loro impegno ma capito che senza patentino non andranno da nessuna parte. Prevedibile infatti che, senza un correttivo, difficilmente questi medici potranno superare l’esame ed essere assunti a tutti gli effetti.

E così i primari del sindacato Anpo - in previsione del tradizionale incontro mensile del giovedì col direttore generale dell’Asl Thomas Schael - parlano chiaro: «Registriamo un feed back molto negativo per le lezioni di tedesco organizzate dall’Asl per i medici italiani. Portano ad un’ottima conversazione ma difficilmente saranno loro utili per superare l’esame di bilinguismo. Questione molto diversa da quella che ci era stata comunicata ufficialmente». L’Azienda da parte sua - sempre nell’ottica di favorire la formazione per l’apprendimento della seconda lingua, da alcuni mesi aveva organizzato corsi interni gratuiti. «Per questa formazione - recitava una nota interna - saranno incaricati quali formatori, dipendenti che si rendano disponibili ed in possesso dei requisiti necessari». Evidentemente però questa formazione non si è rivelata all’altezza. Previsto anche un rimborso spese per corsi privati. «I dipendenti riceveranno un rimborso fino a 540 euro per la partecipazione ad un corso della seconda lingua a propria scelta presso una scuola accreditata». Nell'ultimo anno - secondo i dati forniti dall'Asl - sono stati 1.106 i medici che hanno chiesto informazioni per venire a lavorare in Alto Adige, di questi 820 hanno presentato domanda: ne sono stati assunti più di 100, parecchi dei quali senza patentino. La campagna di reclutamento continua. Ma le lezioni di lingua devono funzionare.













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