Un fondo sanitario per 42 mila provinciali 

Sottoscritto ieri il contratto fra Provincia e partner assicurativi. Rimborsi a partire dal primo agosto



BOLZANO. Tolta Trento dove un fondo simile esiste da tempo, è la prima volta che i dipendenti pubblici possono contare su un fondo sanitario complementare. Si chiama Sanipro e partirà a breve. Riguarderà 42 mila dipendenti pubblici altoatesini, che dal 1° agosto potranno richiedere il rimborso per le spese sanitarie sostenute nel corso del 2018.

All'inizio di novembre 2017 era stato creato il fondo sanitario complementare Sanipro, destinato ai dipendenti della pubblica amministrazione. Negli ultimi sei mesi si è lavorato intensamente per stilare la lista delle prestazioni rimborsabili e si sono portati avanti i passi necessari sul fronte operativo. Con l'assemblea dei delegati e la firma del contratto con i partner assicurativi avvenuta ieri si sono intrapresi i passi preparatori per poter partire con l'attività operativa. I dettagli dell’operazione sono stati presentati ieri dall’assessore provinciale al personale Waltraud Deeg, dal presidente di Sanipro Albrecht Matzneller e dal suo vice Günther Patscheider.

Sanipro è un fondo sanitario integrativo che si pone come obiettivo il rimborso delle spese sanitarie dei propri iscritti. È stato costituito come associazione senza scopo di lucro. Com’è nato? Nell’autunno 2016 si è stipulato il nuovo contratto intercompartimentale, cui nella primavera successiva sono seguite le trattative tra sindacati e datori di lavoro del settore pubblico. È seguita la relativa delibera della giunta provinciale e, a novembre 2017, la firma dell’atto costitutivo del fondo. Le parti costituenti di Sanipro di parte datoriale sono: amministrazione provinciale, Comuni, case di riposo, comunità comprensoriali, azienda sanitaria, Ipes, Azienda di soggiorno e turismo di Bolzano, Azienda di soggiorno di Merano. Per i sindacati hanno sottoscritto l’atto fondativo Asgb, Cisl Fp, Cgil Fp, Cisl scuola, Uil Flp, Sag.

Altri fondi sanitari complementari esistono in settori come commercio, artigianato, industria, cooperazione. A livello di enti pubblici, in Italia esiste solo un fondo della Provincia autonoma di Trento.

Gli organi di Sanipro sono composti pariteticamente fra parte datoriale e parte sindacale, e sono costituiti da un consiglio di amministrazione (12 membri) e un’assemblea dei delegati (24 membri).

L’adesione a Sanipro è regolata dai contratti intercompartimentali 2016 e 2017 e dal contratto collettivo provinciale 2018 per il fondo sanitario integrativo per il personale docente ed educativo delle scuole elementari e secondarie di primo e secondo grado dell’Alto Adige.

Sanipro si rivolge a circa 42 mila iscritti. La contribuzione mensile, per un importo di 9,47 euro, è completamente a carico del datore di lavoro. L’iscrizione al fondo avviene d’ufficio e non deve essere richiesta. Nella fase iniziale non è prevista l’iscrizione dei familiari. Le prestazioni riguarderanno varie branche: ginecologia (ad esempio mammografia), urologia (visite di controllo), oculistica (acquisto di lenti correttive e a contatto), fisioterapia (diversi trattamenti fisioterapici e riabilitativi), odontoiatria (igiene orale, diagnostica, terapia canalare, interventi chirurgici, implantologia, protesi).

Ma come funzionerà il fondo sanitario integrativo dei dipendenti pubblici altoatesini? Lo ha spiegato ieri l’assessore provinciale Deeg: «Sarà probabilmente possibile richiedere i rimborsi a partire dal primo agosto di quest’anno, per le prestazioni erogate a partire dal primo gennaio 2018». Le richieste di rimborso, si è spiegato ieri, potranno essere presentate online oppure in forma cartacea. Il rimborso verrà versato sul conto corrente dell’iscritto.(da.pa)

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