Un inizio positivo per la Galleria civica, già 1.650 visitatori

Il curatore Pergher: molto seguita la mostra di Escher «I numeri smentiscono quanti in città remano contro»


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Una partenza col botto per la Galleria civica di Bressanone che già in occasione della prima mostra del calendario 2017 ha superato ogni più rosea previsione, mettendo a tacere tutte quelle voci che tendevano a screditare l'operato della galleria e del suo curatore, Alex Pergher. A parlare sono i numeri, chiari e definiti: superati i 1.650 visitatori in meno di un mese, di cui un centinaio solo nell'ultima settimana di apertura della mostra intitolata "Filling the void" di Maurits Cornelis Escher e dedicati alla tassellatura del piano. Un primo appuntamento del calendario che doveva, ed è tutt'oggi, la punta di diamante di questo nuovo anno espositivo artistico-culturale.

«Questi numeri smentiscono tutte quelle voci che purtroppo ci tocca leggere in giro e che hanno il solo scopo di screditare il mio operato - spiega il curatore della galleria, Alex Pergher - Non è solo una questione di visioni non condivise, di budget esagerati o di un malcontento di pochi, al contrario sono a rischio i propositi di fondo, con l'idea e la filosofia stessa della civica intesa come istituzione in sé, patrimonio da condividere e vanto per la nostra città. Oggi, per colpa di pochi, esiste un fondato rischio di disattendere questi obiettivi ed è importante che la cittadinanza percepisca quella che invece è la realtà dei fatti», sottolinea Pergher. «Fatti dimostrati ampiamente con i numeri di questa prima mostra che terminerà a fine mese e che in meno di 30 giorni ci ha permesso di incassare numeri importanti. Il mio è stato un lavoro basato su presupposti che sono stati impostati all'inizio dell'apertura della galleria e che si rifacevano a specifici canoni di qualità, non ho fatto nient'altro che rispettare questi standard. Il frutto di 8 anni e mezzo di questo mio lavoro è sotto gli occhi di tutti, fra alti e bassi», ancora il curatore della Civica.

Secondo lo stesso Pergher, infatti, un programma annuale completo deve tenere conto non solo di artisti di fama internazionale con cui organizzare l'evento "clou", ma anche e soprattutto di artisti locali brissinesi e altoatesini, come in passato è sempre avvenuto e si sta facendo ancora oggi. Nonostante un periodo non certo felice per i budget dedicati alla cultura, a Bressanone si sta facendo quello che è possibile, cercando di dare visibilità ad artisti locali, ma cercando anche di andare oltre per poter crescere ulteriormente. Questa prima mostra è stata un successo perchè è riuscita ad unire la matematica e l'arte, coinvolgendo non solo gli amanti del genere, ma nel contempo ha richiamato interi poli scolastici. Oggi infatti, il programma della civica è davvero pieno con 3-4 appuntamenti di scolaresche di ogni ordine e grado, provenienti anche da fuori città solo per visitare la mostra di Escher.

Particolare da non sottovalutare, è il fatto che questo primo appuntamento dell'anno considerato la punta di diamante in calendario, ironicamente è quello costato anche meno in quanto è stato sostenuto dal collezionista brissinese Federico Giudiceandrea.













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