Un liceale bolzanino sfida Facebook

Matteo Biasi, 19 anni e guru della programmazione, ha inventato il futuro dei social network


di Riccardo Valletti


BOLZANO. Leggere notizie, ascoltare musica, guardare video, controllare l'email e chattare con gli amici: un gruppo di giovani bolzanini ha creato FlashBeing, un portale che raggruppa su un'unica piattaforma tutti i servizi che utilizziamo di solito su internet. «Anche chi non sa proprio nulla di internet, riesce navigare su FlashBeing», ha assicurato Matteo Biasi, l'amministratore delegato e fondatore diciannovenne.

Impossibile non pensare ai giovani Steve Jobs e Mark Zuckerberg, osservando i soci-fondatori di FlashBeing, e d’incanto, grazie al talento di questi giovanissimi, l’Alto Adige assomiglia per un giorno alla Silicon Valley, la terra delle opportunità per i cervelli creativi e brillanti, e poco importa se in tasca non abbiano nemmeno un euro o un milione.

Nessuno supera i vent'anni. Biasi si muove con disinvoltura sul palco dell'aula magna dell'Eurac di Bolzano, dove qualche centinaio di amici, parenti e curiosi seguono la presentazione del nuovo portale «tutto in uno». «Attualmente abbiamo 520 iscritti e contiamo di raggiungere 200.000 entro l'anno», spiega l'ad per poi aggiungere: «Comunque vada, potremmo già gestire milioni di utenti». La Srl dispone di un capitale sociale di 100.000 euro, grazie ad alcuni finanziatori locali e milanesi.

Matteo Biasi ha iniziato a sviluppare il progetto tre anni fa, e ha capito che non stava soltanto realizzando un’applicazione web, ma stava cambiando anche il paradigma con cui fino ad oggi vengono usati i social networl: meno tempo davanti al monitor e più spazio per la vita reale, quella da dedicare alle amicizie in strada e non quelle virtuali. Strada facendo si sono aggiunti Julian Ansaloni, Marco Mondini, Giacomo Muraro, Fabio Endrizzi e Antonio Barion.

La registrazione su FlashBeing è gratuita e semplice (bastano email e password). Ma come funziona? Il portale, disponibile su pc, tablet e smartphone, raggruppa tutto in un'unico programma: la posta elettronica, YouTube, Facebook, Twitter, Google ecc.

Sulla sinistra dello schermo si possono seguire tutte le attività degli amici, con i quali si può chattare in modo semplice. I propri «flash», come si chiamano i post e tweet di FlashBeing, vanno in automatico su Facebook e Twitter. Nella parte centrale dello schermo appaiano invece notizie, foto e video di temi preselezionati, che arrivano da altri siti e vengono riformattati con la grafica unitaria del portale bolzanino. «La navigazione - spiega Biasi - è estremamente semplificata, non serve più aprire diversi siti e perdersi tra altre notizie e pubblicità. È un nuovo concetto di internet».













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