Un maxitendone per piazza Matteotti

I negozianti chiedono una copertura permanente per rilanciare la zona


di Valeria Frangipane


BOLZANO. «Piazza Matteotti è deserta. Se vogliamo rilanciarla e farne il cuore del centro commerciale naturale del quadrilatero stretto tra via Torino, via Milano, via Palermo e via Dalmazia abbiamo bisogno di una tensostruttura fissa per coprirla, renderla agibile e vivibile».

Angelo Curia, responsabile del commercio fisso di Confesercenti, rilancia: «Il periodo è durissimo. Se vogliamo uscirne dobbiamo muoverci altrimenti siamo spacciati. Per questo chiediamo all’assessore Thomas Widmann di darci una mano». Insomma tempi difficili per il commercio che non intravede spiragli e che manda giù il rospo dei saldi che segnano un -20% rispetto all’anno scorso. A soffrire è tutta la città, centro storico compreso, con gli addetti ai lavori a caccia di soluzioni.

«Stasera - continua Curia - ci incontriamo per vedere cosa fare per il centro commerciale naturale nel quartiere Europa Novacella che punta a riqualificare e migliorare l’attrattività del quadrilatero di cui sopra. Dobbiamo decidere se fondare un’associazione o un consorzio». Una cosa è chiara fin da subito.

«Tutti i colleghi dovranno sborsare dei soldi per autofinanziarsi. Certo, speriamo che la Provincia mantenga la promessa e ci dia una mano, ma per le piccole cose (le feste, gli eventi ecc.) dobbiamo arrangiarci da soli». Come la mettiamo con la tensostruttura?

«Costa un sacco, speriamo che Widmann ci dia una mano». Ma cos’ha Piazza Matteotti che non va? «Da quando hanno fatto i parcheggi interrati è rimasta vuota, senza vita. I cubetti saltano via di continuo e non vengono nemmeno sostituiti, il Comune si accontenta di rappezzarla qua e la con del catrame. Ma non è solo questo il punto, la verità è che è un “non luogo” dal quale scappare non certo uno spazio che aggrega. Di recente siamo andati in delegazione a Parma che ha fatto rinascere e dato vita ed impulso ad una piazza sterile. L’idea è vincente e potrebbe essere adottata anche da noi, se solo potessimo contare su un finanziamento».

Confesercenti chiede anche più parcheggi in zona, un nuovo arredo urbano ed una illuminazione vincente. «Abbiamo pensato anche a creare due ulteriori uscite dalla ciclabile che corre lungo l’Isarco a via Torino e poi di allargare in alcuni punti il marciapiede di via Milano». Insomma le idee non mancano. «Credo sia inutile lamentarsi perchè il centro storico è vivace e qui tutto langue, dobbiamo muoverci».

Corso Libertà. Primi passi anche per il centro commerciale naturale di Corso Libertà che punta ad un rilancio e lascia dietro di sè una lunga fila di negozi chiusi ed un vorticoso e continuo “cambio gestione”. Il Comune sta correndo ai ripari anche grazie all’intervento dell’assessore all’urbanistica Chiara Pasquali che dopo una serie di incontri con tutte le categorie interessate ha avviato con la consulenza del Politecnico di Milano, un percorso di riqualificazione dell’asse Corso Libertà-Piazza Gries.

Tra le primissime esigenze emerse nella prima fase del progetto, battezzato "In Corso", la necessità di migliorare l'impatto visivo e la fruibilità dei portici. Il Comune ha quindi pianificato alcuni interventi. Per liberare il passaggio, spesso invaso da moto e motorini mal parcheggiati, sono stati progettati e, già realizzati dall'ufficio Mobilità, parcheggi in diversi punti del Corso.

Inoltre, in uno sforzo comune tra amministrazione e privati, è stata finalmente prevista una pulizia generale che ridarà lustro a pavimenti e colonne e che - possibilmente - verrà eseguita regolarmente anche in futuro. Anche l'illuminazione pubblica sarà migliorata, grazie a nuove lampadine a led più luminose ed efficienti.

Angelo Curia spiega che il Corso sta facendo dei passi in avanti importanti: «I negozianti non credano che tutto arrivi solo dall’alto. Devono fare come facciamo in via Torino, associarsi o consorziarsi, sborsare per le quote associative e metterci anche delle idee per rivitalizzare la zona».

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