Una maratona in consiglio e poi alle 4 il bilancio passa

Seduta fiume iniziata mercoledì alle 19. Dall’opposizione inutile richiesta di rinvio Poche novità e sulla piazza si attende un piano di attuazione degli architetti


di Bruno Canali


LAIVES. Il consiglio comunale di Laives ha approvato il bilancio di previsione 2013, che pareggia sulla cifra di 30 milioni e 513.325 euro. Lo ha fatto tra le polemiche e fissando anche alcuni record: dopo oltre 5 ore di discussioni (la seduta, iniziata alle 19 di mercoledì è terminata dopo le 4 del mattino di ieri) e con un'unica seduta, cosa che a memoria non avveniva da almeno vent'anni. Questi elementi hanno contribuito a innescare la polemica tra giunta e opposizioni, già sul piede di guerra dopo la convocazione urgente della commissione finanze che non aveva dato la possibilità ai membri di minoranza di analizzare compiutamente il voluminoso documento programmatico. Inoltre, all'ordine del giorno non c'era solamente il bilancio di previsione, ma anche quello di Seab, la sostituzione di Loris Frazza con Sieglinde Niederstätter Fauster alla presidenza del consiglio comunale e altri punti, tanto che di bilancio in aula si è iniziato a parlare solo verso le 23. La giunta comunale a quel punto non ha accettato la proposta dell'opposizione, che chiedeva di aggiornare la discussione del bilancio alla prossima settimana; vista l'ora tarda anche i revisori dei conti si sono accomiatati e a quel punto è stato muro contro muro tra i due schieramenti, un braccio di ferro che ha portato all'allungamento della seduta fino all'alba del giorno dopo, tra critiche e scaramucce.

I progetti. Nel bilancio di previsione vengono affrontati tutti i grandi e piccoli progetti che la maggioranza intenderebbe portare avanti possimamente e in questo senso non ci sono grandi sorprese: si parla della rotatoria tra via Kennedy e via Sottomonte; di serbatoio per l'acqua potabile da costruire; di palazzina incendiata al Tc Pineta da ricostruire; di scuola elementare a Pineta da rifare; di riqualificazione della via Kennedy da avviare e di primi interventi in zona Vallarsa da garantire, tutte cose di cui si parla da tempo. Proprio perchè privi di indicazioni approfondite sulle intenzioni della maggioranza, i consiglieri di opposizione hanno insistito su quei punti dove non è chiaro cosa intenda fare la giunta.

I temi assenti. Tra questi ad esempio il lido, specialmente dopo che sono stati stornati per l'acquisto della Vallarsa gran parte di quei 500mila euro di contributo provinciale destinati all'amplimento dell'impianto natatorio di vi Stazione. E poi la piazza, altra “chimera” stabilmente citata nei programmi elettorali ma di là da venire. «Stiamo attendendo un piano di attuazione da parte degli architetti», si è limitato a dire il vicesindaco Bruno Ceschini, e sarebbe l'ennesima rielaborazione di un progetto avviato almeno 10 anni orsono, così come lo studio di fattibilità per la scuola di San Giacomo affidato all'architetto Amplatz.

Certezze e dubbi. Giovanni Seppi, assessore all'urbanistica, ha elencato una lunga serie di procedure di esproprio da avviare, tra cui il terreno Odar al Don Bosco e quello a Pineta per ampliare il parco, e “contatti” da approfondire per via Kennedy e la rotatoria di via Sottomonte. Poco chiara la situazione per quanto riguarda l'arrivo dei 4 milioni di euro promessi dalla Provincia per la zona Galizia e relativa convenzione da firmare. La giunta ritiene che sia questione di poco ma c'è chi teme che se non si arriva al dunque prima dell'inizio della campagna per le elezioni provinciali. E il rischio sarà di vedere volatilizzarsi anche questa promessa.

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