Una notte di fiamme nei boschi sopra Albes

Lungo intervento per spegnere il rogo scatenato martedì sera da un fulmine In una zona impervia al lavoro i pompieri di Millan, Albes, Sarnes e Bressanone


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Si è protratto fino a tarda notte il rogo divampato martedì dopo le 19 a causa di un fulmine caduto sui boschi di Albes. Per i vigili del fuoco è stato difficile raggiungere la zona, impervia ed è stato necessario attendere di avere un elicottero a disposizione per aiutare a spegnere le fiamme. È stata predisposta un’apposita vasca d’acqua da elitrasportare e rovesciare sopra il rogo, ma poi il buio sopraggiunto non ha permesso il decollo del velivolo. Così i vigili del fuoco intervenuti da quattro caserme diverse del circondario hanno fatto tutto da soli fino a mezzanotte inoltrata, quando è stato comunicato il cessato allarme.

Sono bastati pochi minuti di pioggia invece per scatenare il fulmine caduto sopra i boschi di Albes, a nord di Bressanone. Poco dopo le 19, un boato assordante ha scosso l’intera vallata e pochi minuti più tardi un intenso fumo bianco ha cominciato ad alzarsi sulle montagne sopra Albes. Il fulmine è caduto in una zona molto impervia, al di sopra di una vecchia cava di ghiaia, molto difficile da raggiungere lungo strade forestali. Complici il vento e il gran caldo che hanno alimentato le fiamme, si è scatenato un rogo di notevoli dimensioni visibile dal centro della cittadina vescovile. Immediato l’allarme ai centralini dei vigili del fuoco volontari della caserme di Albes, Sarnes, Millan e di Bressanone, che si sono precipitati sul posto a sirene spiegate. Solo grazie a un difficile lavoro di collegamento delle manichette per portare l’acqua da valle a monte, è stato possibile in tarda serata avere la meglio sulle fiamme. Comprensibilmente stravolti e accaldati, i vigili del fuoco volontari hanno concluso le operazioni di spegnimento grazie anche alla collaborazione di alcuni cittadini della zona.













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