Una nuova scuola in Nepal con l’aiuto dei volontari

Il progetto ed i fondi raccolti hanno permesso di ricostruire l’edificio per le lezioni «Un grazie di cuore a circolo Don Bosco, gruppo Ana, sezione Cai e coro Plose»


di Fabio De Villa


BRESSANONE. “Non lasciamoli soli” questo il nome del progetto di un gruppo di affiatati brissinesi e associazioni locali che hanno voluto concretizzare un importante aiuto alle popolazioni nepalesi colpite dal terremoto del 2015. Terremoto che spesso però, è finito in fondo alle pagine delle cronache mondiali e di cui oggi quasi nessuno più parla.

Ilario Sedrani, appassionato di montagna, di fotografia e di Nepal, non ci sta, si rimbocca le maniche e avvia in collaborazione con numerosi amici il piccolo progetto "Non lasciamoli soli", a favore dei bambini nepalesi. Lo fa pubblicando un volume fotografico, una raccolta delle immagini più significative da lui scattate durante i suoi numerosi viaggi laggiù, distribuito ad offerta libera. Nel novembre del 2015 l’ideatore del progetto si reca personalmente in Nepal, nello specifico a Katike, nel comune di Betali per portare laggiù la prima parte dei fondi raccolti ed avviare i lavori di ricostruzione della “Jungala Devi Primary School”, scuola primaria frequentata da circa una settantina di bambini, una delle 7.000 scuole completamente distrutte dal sisma. Prima un viaggio di monitoraggio in Nepal per verificare lo stato di avanzamento dei lavori e per portare laggiù abbigliamento, generosamente offerto da amici italiani, per i bambini della scuola. Agli studenti vengono inoltre fornite le nuove divise, quaderni e matite. Ad ottobre di quest'anno, dopo i grossi problemi vissuti durante la scorsa estate a causa del monsone, i lavori di ricostruzione della scuola ripartono con nuovo slancio e nel mese scorso ecco arrivare l'ultimo viaggio in Nepal per visionare lo stato di avanzamento dei lavori.

La scuola è quasi completata e a fine novembre viene effettuata la posa del tetto e restano ora da completare solo gli interni e l’intonaco alle pareti. La scuola è attualmente frequentata da circa 80 bambini di età compresa fra i 4 e i 10 anni ed è una scuola primaria, seguita attualmente da 5 insegnanti del posto. Oltre a supportare i bambini della scuola, il gruppo di volontari sta cercando di aiutare anche la popolazione del villaggio dove si trova la scuola, trattandosi di un villaggio molto povero e remoto, lontano dalla capitale Kathmandu circa 200 chilometri, area non supportata in alcun modo dal governo nepalese e dalle Ong nel post-terremoto. Un progetto che non sarebbe stato possibile senza l'aiuto di alcune associazioni brissinesi: Circolo ricreativo e culturale Don Bosco che ha ospitato i volontari durante la Festa del Don Bosco nel settembre 2015 e dove è stato presentato il progetto ed effettuato una raccolta di fondi. Un prezioso aiuto è arrivato anche dal Gruppo Ana Bressanone, la sezione Cai della città ed il Coro Plose Bressanone.













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