Una torre panoramica al rifugio Coronelle 

Gli impiantisti di Carezza: nell’estate 2019 nuova cabinovia con stazione a monte interrata e centro visitatori Unesco


di Davide Pasquali


BOLZANO. Finito in un nulla di fatto il doppio collegamento fra Soraga-Moena e passo Costalunga per mancanza di finanziamenti pubblici sul versante trentino, abortito il collegamento Nova Levante-Obereggen per il mancato interesse dello Ski Center Latemar, stoppata prima di nascere la pista sul Ratschigler Hang tra Paolina e Coronelle per l’opposizione degli ambientalisti, rimandata a data da destinarsi la nuova seggiovia in sostituzione dei datati skilift Franzin e Rosengarten perché molto costosa e non tanto remunerativa, in forse la realizzazione delle nuova cabinovia da Tires al passo Nigra approvata dalla giunta provinciale ma attualmente bloccata al Tribunale amministrativo regionale da un ricorso dell’Alpenverein Südtirol, ora gli impiantisti di Carezza puntano su altri obiettivi: nuova cabinovia da dieci posti in sostituzione della storica seggiovia biposto per il rifugio Fronza alle Coronelle, con nuova linea, stazione intermedia all’arrivo dell’attuale seggiovia Tschein e stazione a monte totalmente interrata, con annesso centro visite sulle Dolomiti patrimonio Unesco dotato di alta torre panoramica ad ampie vetrate per godere del panorama dolomitico. Un progetto da 20 milioni di euro. Il Comune di Nova Levante ha già dato l’ok. Se gli uffici provinciali preposti daranno anche loro parere positivo, lavori al via ad aprile, nuovo impianto di risalita in esercizio da Natale 2019, torre panoramica con museo pronta per il 2020.

Il progetto è stato elaborato dall’architetto Werner Tscholl - suoi gli avveniristici punti panoramici lungo la strada del passo Rombo, la cantina di Termeno, la ristrutturazione di castel Firmiano per conto del re degli Ottomila Reinhold Messner - e dallo studio Griplan di Bressanone. Committente è la Latemar Carezza Srl, la società impiantistica della famiglia Eisath, ora diretta dall’ex gigantista azzurro Florian Eisath. In breve si chiamerà Ttd. Per esteso: Touch the Dolomites, Laurins Kristall. Perché - almeno nelle intenzioni - la torre dovrebbe rappresentare il palazzo di re Laurino, dal quale ammirare il suo leggendario Rosengarten.

Partiamo dal progetto che non parte. Da anni la Latemar Carezza aveva annunciato la sostituzione dei datati skilift Franzin, da malga Moser alla strada provinciale per Tires, e Rosengarten, dalla strada provinciale per Tires alla baita Masaré. Autorizzazioni tecniche già ottenute, ma il progetto per adesso è ufficialmente congelato. In realtà, probabilmente è stato accantonato, visto che è pure svanito dai prospetti turistici dove campeggiava da diverse stagioni. Prospetti sui quali però, da quest’anno, fa capolino una nuova pista nei boschi, prima inesistente, dalla baita Masaré, a metà delle piste del Paolina, a metà della pista Franzin, che conduce alla malga Moser. Sui prospetti turistici c’è scritto: slope in planning. Pista in fase di progettazione.

Passando al Coronelle: sostituita ormai da molti anni la storica bidonvia di fine anni Sessanta con una seggiovia biposto comunque oggi datata, visti anche i potenti e fastidiosi venti freddi sulla rampa terminale, si è pensato di fare il salto: nuovo impianto ad ammorsamento automatico con cabine chiuse da dieci posti. Dovrebbe essere realizzato dalla Doppelmayr. Sostituirebbe non solo l’impianto principale, il Re Laurino dalla sinistra di malga Frommer al Coronelle, ma pure la seggiovia Monte Coronelle, dalla destra di malga Frommer alla stazione a monte della seggiovia Tschein. La stazione a valle della nuova cabinovia per il Coronelle sarà più o meno dove sta l’attuale, la stazione intermedia verrà realizzata poco più su della stazione a monte dell’attuale seggiovia Tschein; la stazione a monte sarà invece completamente interrata, sotto il rifugio Coronelle. Se il progetto verrà approvato dagli organismi preposti, l’impianto di risalita verrà finanziato con il 45% di sovvenzione provinciale. L’attuale bar Laurins Lounge verrà per così dire interrato. Dall’esterno si vedranno soltanto le vetrate. Sottoterra troverà posto anche il nuovo centro visite/museo, incentrato sulle Dolomiti patrimonio naturale mondiale dell’Unesco, con mostre temporanee, per esempio di foto. Ma l’Unesco, come rende noto la stessa Latemar Carezza, non sarà coinvolta nell’operazione. Sarà in tutto e per tutto una operazione voluta e realizzata dai privati, come precisa lo stesso Florian Eisath, che aggiunge: «La stagione invernale risulta sempre più onerosa da gestire. Per questo abbiamo rivisto i nostri piani di investimento, privilegiando il risanamento degli impianti di risalita sfruttabili anche durante la stagione estiva. Si tratta di investimenti importanti, dai quali è necessario rientrare. L’inverno non basta più, dobbiamo puntare sul Coronelle come centro escursionistico». Sulla torre, l’architetto Tscholl chiosa: «Diversi miei progetti, a partire dalla strada panoramica del passo del Rombo, sono stati criticati. Ma poi sono stati realizzati. E in tanti ora li apprezzano».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Elezioni

Comunali a Laives, 180 candidati in 12 liste

Sei in lizza per fare il sindaco: Claudia Furlani, Sara Endrizzi, Giovanni Seppi, Emilio Corea, Matteo Gazzini e Bruno Ceschini. Uniti per Laives (34) si conferma la lista più nutrita, M5s e Team K (8) le più scarne


Massimiliano Bona

Attualità