Undici liste e 180 aspiranti consiglieri

Cinque i candidati sindaco in corsa. Bianchi (centrodestra) sfida Di Fede. Ma c’è l’incognita Seppi (Svp)


di Bruno Canali


LAIVES. Sulla scheda elettorale, a maggio, gli elettori di Laives troveranno 11 simboli di altrettante liste che proporranno 5 candidati alla carica di sindaco, e 180 candidati per un posto da consigliere. Rispetto a 5 anni orsono sono cambiate parecchie cose, ad iniziare dal centrodestra che è riuscito nell'operazione di riunificazione delle varie sigle, catalizzandole attorno al candidato sindaco Christian Bianchi. Insieme a questo schieramento, seppure con proprio simbolo e lista di candidati, anche la Lega nord rappresentata a Laives dal consigliere Giuliano Vettorato; gli Indipendenti democratici di Raimondo Pusateri (consigliere Roberto Tata) e una parte almeno di ciò che rimane dell'Udc (il resto è confluito nel Pd) come Alessandro Folchini. Anche questa volta, la Svp propone una lista abbastanza ridotta di candidati (12) alla testa dei quali ci sarà il candidato sindaco Giovanni Seppi, che punta ad un risultato eclatante, anche perché dal versante dell'elettorato italiano già gli sono arrivati. Altra novità rilevante sono questa volta Verdi, Sel e la neonata lista Fides di Dario Volani che correranno con il proprio candidato sindaco che è appunto l'assessore Volani, diversamente dalla volta scorsa quando sostennero subito l'attuale sindaco. Questa è la novità che più preoccupa il Pd, visto che è scaturita dal no di Liliana Di Fede all'indizione di primarie per la coalizione del centrosinistra chieste, appunto, da Verdi, Sel e Fides. Ogni elezione è una cosa a se stante e nell'arco di 5 anni tante cose possono essere mutate: però, se Verdi Sel e Fides dovessero riconfermare i loro tre consiglieri, in termini numerici di voti sarebbe un problema per Liliana Di Fede. Anche per questo son state rapidamente allestite altre due liste in suo sostengo, liste civiche che, male che vada, potrebbero diventare preziose per il gioco dei resti. Si tratta della lista "Con Liliana-Mit Liliana" (coordinatore il consigliere Pd Fabrizio Oliver) e della lista "Sicurezza@Solidarietà", dove spicca la presenza, tra gli altri, di Marco Maffeis, direttore della casa lungodegenti "Domus Meridiana" a Laives. Quindi il Pd vero e proprio, che ha allestito una "corazzata" fatta da una quarantina di candidati, sempre per Liliana Di Fede ovviamente, dove non mancano le "sorprese e i ritorni" e il Partito socialista (coordinatore Loris Frazza) che mancava da tanti anni, anche per sostenere l'attuale sindaco di Laives nel tentativo di una riconferma ai vertici dell'amministrazione comunale. Infine il Movimento 5 stelle, lista che alle comunali di maggio correrà da sola sostenendo, come candidato sindaco, l'attuale consigliere Paolo Castelli. Con uno scenario politico come questo, è del tutto improbabile che uno dei candidati sindaco riesca a farcela al primo turno (significherebbe conquistare il 50% più 1 dei voti) e perciò tutto si deciderà al ballottaggio. Per Liliana Di Fede in particolare, è essenziale riuscire ad entrare nel ballottaggio con chiunque potrebbe essere il suo avversario, meglio se si tratterà proprio di Bianchi, come è stato del resto cinque anni fa, perché a quel punto a determinare il risultato sarebbe come al solito la Svp.













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