Unità: solo 2.000 euro per il concerto a Bressanone

Dopo le proteste dei cittadini, Pedron del Pd replica: «Accuse ingiuste»


Gianfranco Piccoli


BRESSANONE. «Accetto le critiche sulle modalità con cui si celebrano i 150 dell'Unità d'Italia, ma affermare che non abbiamo fatto nulla è semplicemente falso. In maggio ci sarà un concerto».  Dopo tre giorni di critiche feroci, piovute da diversi rappresentanti del gruppo linguistico italiano, il vicesindaco Gianlorenzo Pedron esce allo scoperto per replicare alle accuse che sono state mosse all'amministrazione. E, nello specifico, ai rappresentanti targati Pd. Il concerto si farà, ma sarà in gran parte finanziato dall'assessorato alla cultura italiano della Provincia, mentre il Comune - lo ha detto il sindaco Albert Pürgstaller - non ci metterà più di 2-3000 euro. Cifra ben lontana dai 40.000 spesi per le celebrazioni hoferiane.  Il 17 marzo a Bressanone è scivolato via come se non fosse accaduto nulla: «Non mi pare che a Merano, solo per citare un caso, abbiano organizzato chissà quali festeggiamenti - replica Pedron - noi abbiamo fatto le nostre scelte, coerentemente con la realtà di periferia in cui viviamo: non siamo Bolzano o Laives».  Ma nella sostanza per il 17 marzo in città non è stato organizzato alcun momento pubblico: «Se ci riferiamo all'alzabandiera, cosa che sarebbe probabilmente piaciuta alle associazioni d'arma, ribadisco quanto ho già detto in prima battuta: ci saremmo trovati in quattro. Certo - prosegue il vicesindaco - avrei potuto imporre questo momento in giunta, ma non vedo perchè si debbano alzare dei muri quando ci possono essere soluzioni alternative e, soprattutto, condivise con tutta la popolazione».  Si riferisce al concerto dei «Solisti veneti»? «A quello, ma non solo». Concerto che però si dovrebbe tenere fra due mesi... «Le manifestazioni per l'Unità d'Italia non si sono esaurite con il 17 marzo. Certo, se avessi potuto avere l'ensemble a Bressanone per il 17 marzo, lo avrei fatto, ma non era possibile: la prima data disponibile è a metà maggio. Mi piacerebbe che il concerto si tenesse nel cortile di Palazzo Vescovile. Ne stiamo parlando». Quindi c'è già il via libera della giunta comunale? «È un punto di discussione, ma non credo ci saranno problemi: anche l'assessorato provinciale alla cultura italiana (Christian Tommasini ndr) ha garantito un sostanzioso contributo per coprire la spesa, che si aggira sui 18 mila euro».  Lei ha parlato di altri appuntamenti: «Lunedì - spiega - si terrà un incontro al Pluricomprensivo sul Risorgimento: iniziativa patrocinata e già finanziata (250 euro ndr) dall'amministrazione comunale. Ci sono stati poi gli eventi organizzati dall'associazione culturale Heimat, la festa dell'Upad, cui hanno partecipato duecento persone. Insomma: non si può affermare che a Bressanone non è stato fatto nulla».  Nei giorni scorsi, però, anche il Kulturverein si è detto sorpreso dall'assenza di manifestazioni per il 17 marzo: «Se ci avessero interpellato, avremmo potuto organizzare qualcosa insieme», ha detto la presidente Christine Mader Magagna: «Sarei curioso di sapere se sei mesi fa avrebbe usato le stesse parole», la secca replica di Pedron.

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