UNITA' D'ITALIA - FORUMSalghetti accusa la giunta di Bolzano: «In Piazza Municipio una festa da carbonari»

L'ex sindaco Giovanni Salghetti Drioli interpreta la delusione di molti italiani. Frena (Pd) respinge le accuse


Antonella Mattioli


BOLZANO. «L'alzabandiera davanti al Municipio è stata una delusione. Cinque minuti ed è finito tutto. Una cosa da carbonari. Per i 150 anni dell'Unità d'Italia mi aspettavo di più».

L'ex sindaco Giovanni Salghetti Drioli interpreta la delusione di molti italiani.
Mentre la cerimonia di Bolzano è stata sbrigativa, a Trento, come nel resto d'Italia, ci sono stati gli interventi dei rappresentanti delle istituzioni a sottolineare l'importanza dello storico evento.

Ma se nel capoluogo si è fatto poco - oltre all'alzabandiera, all'auditorium di via Dante c'è stato il concerto della fanfara dei carabinieri - a Merano non c'è stata neppure una cerimonia ufficiale: le uniche iniziative sono state quelle promosse dall'Ana e da un circolo culturale. L'anniversario è stato assolutamente ignorato anche dall'amministrazione brissinese (l'Ana ha fatto l'alzabandiera a Fortezza, ndr). Tanto che più d'un brissinese è venuto a Bolzano in cerca della festa. Nei quartieri italiani tanti tricolori a testimonianza del forte desiderio di una parte della popolazione di festeggiare lo storico anniversario.

Ma il segretario del Pd Antonio Frena respinge le critiche: «Abbiamo fatto quello che si doveva fare, evitando di esacerbare gli animi con eccessivo nazionalismo. Non si può mai dimenticare la particolare situazione altoatesina e comunque il vicepresidente della Provincia Tommasini, il sindaco Spagnolli e l'onorevole Gnecchi hanno rappresentato l'Alto Adige nella cerimonia ufficiale col presidente della repubblica Napolitano a Roma».

La particolarità di questa terra la conosce perfettamente Salghetti, sindaco per due mandati del capoluogo, ciononostante rivendica per il gruppo italiano il diritto a festeggiare in maniera dignitosa un anniversario importante come sono i 150 anni dell'Unità d'Italia.

«Sono convinto - dice - che i sudtirolesi ci stimerebbero e ci rispetterebbero di più se anche noi, come loro, difendessimo la nostra identità. Temendo di essere tacciati di nazionalismo, siamo sempre più rinunciatari. Sono sicuro invece che, se anche a Bolzano avessimo festeggiato come nel resto Italia, il gruppo tedesco avrebbe capito. Anche perché non era una festa contro qualcuno, ma per ricordare un anniversario storico per il nostro Paese».

L'ex sindaco, che l'altra mattina alle 8.30 era davanti al Municipio per l'alzabandiera, interpreta la delusione di chi si attendeva una cerimonia caratterizzata da una certa solennità: «È normale che ci siano rimasti male: è stata una cerimonia fatta in modo quasi furtivo. Cinque minuti ed era tutto finito. Ritengo che in occasioni come queste o si fa una cosa dignitosa o non si fa nulla. Mi aspettavo almeno due parole da parte del sindaco sul significato di quest'evento. Come per altro è avvenuto nel resto del Paese. È un peccato perché proprio dalle istituzioni dovrebbe venire il «la» che risveglia il senso di identità di un popolo. Non dobbiamo avere sempre paura di essere tacciati di nazionalismo. Il rispetto reciproco tra gruppi linguistici diversi passa anche attraverso la consapevolezza della propria identità».

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

le foto

Tende per Gaza a Bolzano: "Fermiamo il genocidio"

Tende per Gaza anche a Bolzano, in piazza Adriano, sull'onda della mobilitazione in atto in diverse città e università in Italia e all'estero. "Free Palestine", "Fermiamo il genocidio a Gaza", "Stop al massacro del popolo palestinese" si legge sugli striscioni. LE FOTO (DLife) 

Trentino

Accoltellato al supermercato: arrestato l'aggressore

È successo nel pomeriggio di oggi in un negozio di Civezzano, vicino a Trento: il 50enne portato in ospedale. L'autore è stato bloccato dal personale e successivamente fermato dai carabinieri: non si conosce il movente

Attualità