UNITA' ITALIA - LA CRONACABolzano, si inceppa l'inno in stazione, cantano i viaggiatori  - FORUM

La giornata dei festeggiamenti inaugurata alle 8,30 dall'alzabandiera in piazza Municipio. Poi le cerimonie in piazza Adriano e al circolo Pd Don Bosco in via Resia. Comizio di Futuro e Libertà, Bocchino: "Berlusconi ricattato dalla Lega". Eva Klotz: Alto Adige all'Austria? Mai dire mai. E in città spunta una bandiera tirolese listata a lutto (FOTO) . Monumento del Duce coperto con un tricolore. Tommasini a Roma: "Rappresento la nostra terra". Biancofiore con camicia rossa, bandana verde e pantaloni bianchi.



BOLZANO. E' stato un 17 marzo bagnato a Bolzano, ma non per questo meno partecipato da parte dei cittadini, anche se solo quelli appartenenti alla comuità italiana _ che in città rappresenta la maggioranza _ hanno aderito convintamente. Mai si erano viste tante bandiere tricolori, da quelle "ufficiali a quelle artigianali, dalle lenzuola ai tricolori improvvisati, appese ai balconi dei palazzi, neppure in occasione delle vittorie azzurre ai mondiali.

La giornata è trascorsa senza provocazioni né polemiche, ad eccezione di una bandiera tirolese listata a lutto (FOTO) fatta scendere dalla finestra della sede degli Schuetzen, ma poi rimossa. Spazio all'orgoglio sudtirolese, anche se in maniera ironica, anche su Radiodue, dove la popolare trasmissione "Un giorno da pecora" ha ospitato Eva Klotz, che si è rifiutata di intonare l'inno di Mameli.

Sulla sponda italiana invece le celebrazioni sono cominciate al mattino presto con l'alzabandiera bagnato dalla pioggia in piazza Municipio a Bolzano (e poi a Laives e Merano) e si sono concluse nel tardo pomeriggio con il concerto della fanfara dei carabinieri all'Auditorium e la manifestazione organizzata dal comitato di Micaela Biancofiore in piazza Tribunale. Per l'occasione la deputata del Pdl si è presentata con camicia rossa garibaldina e mise tricolore, così come tricolore era il grande drappo che ricopriva il bassorilievo del duce a cavallo, oggetto di polemiche nelle ultime settimane.

In precedenza c'era stata la manifestazione di Anpi e Sel in piazza Adriano e la festa del Pd al circolo di Don Bosco in via Resia. Il vicepresidente della Provincia Christian Tommasini e il sindaco di Bolzano Luigi Spagnolli hanno presenziato alle celebrazioni ufficiali a Roma: "Rappresentiamo la nostra terra" ha detto Tommasini, cercando di lasciarsi alle spalle polemiche e divisioni. Ma ecco la cronaca della giornata ora per ora.

ORE 19. Biancofiore "tricolore" in piazza tribunale.
Camicia rossa "garibaldina", pantaloni bianchi e bandana verde. Così la deputata del Pdl Micaela Biancofiore si è presentata sul palco di piazza tribunale a Bolzano per l'incontro del comitato Unità d'Italia davanti a circa 200 persone, tra stand enogastronomici e bandiere italiane. "Abbiamo coperto il bassorilievo del Duce con il tricolore (FOTO) per sottolineare come l'unità d'Italia sia sopra tutto e tutti, anche le polemiche", ha detto la Pasionaria. "Gli italiani hanno contribuito al benessere di questa terra al pari del gruppo tedesco". Sul palco anche lo scrittore e storico Giordano Bruno Guerri.

Ore 18,30. Piazza Tribunale in attesa della Biancofiore. Circa duecento persone in piazza Tribunale con gli ombrelli, Biancofiore e Bruno Guerri non ancora arrivati. Manifestazione penalizzata da pioggia e freddo. Il duce a cavallo coperto dal tricolore.

Ore 18. Novecento persone ad ascoltare la Fanfara dei carabinieri.

Quasi novecento persone si trovavano in sala, all'auditorium di via Dante, per assistere al concerto della fanfara della scuola marescialli e brigadieri carabinieri di Firenze, che si è esibita a Bolzano in occasione della festa dell'Unità d'Italia. In prima fila c'erano numerosi personaggi del mondo politico, giudiziario, sportivo e militare. Tra gli ospiti il procuratore capo Guido Rispoli, il commissario del governo Fulvio Testi, il questore Dario Rotondi, così come i due carabinieri Armin Zoeggeler e Alex Schwazer, che sono stati premiati.

Ore 17,10. Tommasini a Roma: "Rappresento la nostra terra"
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''Oggi è la festa di tutti e credo che sia importante essere a Roma. Io rappresenterò la nostra terra in questo giorno di festa''. Lo ha detto il vicepresidente dell'Alto Adige Christian Tommasini. L'esponente del Pd lo ha detto conversando con i cronisti all'alzabandiera solenne, svoltosi davanti al municipio di Bolzano. Successivamente Tommasini, assieme al sindaco Luigi Spagnolli, è partito alla volta di Roma per partecipare ai festeggiamenti dell'unità d'Italia. Alla cerimonia erano presenti molte autorità, ma mancavano esponenti di lingua tedesca. Sulle polemiche suscitate dal no del governatore Luis Dunrnwalder alle celebrazioni, Tommasini si è limitato a dire: ''Oggi è un giorno di festa ed oggi le polemiche debbono essere superate''. Dal canto suo, Durnwalder ha trascorso la giornata lavorando. In mattinata ha inaugurato una fiera e si è incontrato con Pat Cox, coordinatore europeo dell'asse ferroviario Berlino-Palermo.

Ore 17. Centinaia di tricolori sventolano a Bolzano.
Bandiere, bandierine, drappi, lenzuola: centinaia di tricolori sono stati esposti sui palazzi di Bolzano per celebrare il 150° dell'Unità d'Italia, soprattutto nei quartieri più densamente popolati da cittadini di lingua italiana. (FOTO)

Ore 16,30. A Merano l'incontro con il cavalier Giordano.

Oltre cento persone si sono date appuntamento in Sala civica a Merano accogliendo l'invito del cavalier Giuseppe Giordano per una pubblica manifestazione nell'ambito dei festeggiamenti per il 150° dell'unità d'Italia. Incontro a perto da una scaletta di canti e musiche risorgimentali cui ha fatto seguito l'inni nazionale in versione integrale. Nel suo breve discorso Giordano ha tracciato la storia della bandiera italiana, dalle origini che risalgono a ben prima del 1861 fino ai giorni nostri. Poi messa al campo celebrata dal cappellano militare col sottofondo dei canti di montagna del Coro Concordia.

Ore 16. Monumento del Duce coperto da un enorme tricolore.
In piazza Tribunale, dove sta per cominciare la manifestazione organizzata dal "comitato Biancofiore", il monumento del Duce, che tante polemiche ha sollevato nelle ultime settimane, è stato sì coperto _ come prevede l'accordo tra Provincia e ministro Bondi _ ma con tre lunghi drappi che formano un tricolore. (FOTO)

Ore 15,30. Un solo tricolore a Predoi, il Comune più a Nord d'Italia.
L'unica bandiera italiana che sventola a Predoi, in valle Aurina, è quella davanti alla caserma dei carabinieri. Qui quasi il 100 per cento della popolazione è di lingua tedesca e si sente austriaca, quindi non festeggia il 150°. Nel territorio del Comune più settentrionale d'Italia, a quota 1.475 metri, Roma è lontanissima. E il fatto che su Predoi domini la "Vetta d'Italia" non rende gli abitanti più patriottici, anzi: "Quel nome è fascista, e va cambiato", dicono.

Ore 15. L'inviata del Nyt a Bolzano: "Nazione divisa".
E' giunta anche Oltreoceano l'eco delle polemiche sui festeggiamenti per l'Unità d'Italia "respinti" dai sudtirolesi dell'Alto Adige. Ne parla in un servizio da Bolzano l'inviata del New York Times Rachel Donadio (leggi qui).

Ore 14,30. Eva Klotz: Bolzano all'Austria? Mai dire mai.

''L'Alto Adige che torna all'Austria dopo un plebiscito? Mai dire mai...''. Lo ha detto Eva Klotz, la Pasionaria separatista altoatesina. Intervenuta alla trasmissione di Radiodue 'Un giorno da pecora', la consigliera regionale di Suedtiroler Freiheit ha spiegato: ''Chi avrebbe pensato che, un giorno, sarebbe potuto cadere il muro di Berlino? La storia va avanti e così l'idea di un ritorno dell'Alto Adige all'Austria non è un'idea persa in partenza''. Richiesta di un giudizio su dove vada, invece, l'Italia, Klotz ha detto: ''Il Paese deve migliorare, ad esempio con un nuovo governo''. Alla domanda dei conduttori se si senta italiana, Klotz ha infine risposto: ''Italiana io? No, io mi sento tirolese. E ciò dimostra che non sempre il passaporto dice la verita'''.

Ore 13,45: in stazione non parte l'inno, cantano i viaggiatori.

Attimi di imbarazzo alla stazione ferroviaria di Bolzano dove era stata organizzata una cerimonia per l'unità d'Italia. Un guasto non ha infatti consentito che al momento opportuno fosse diffuso dagli altoparlanti l'Inno di Mameli. Dopo qualche secondo di incertezza ci hanno pensato però i viaggiatori, che hanno intonato l'inno consentendo così alla cerimonia di svolgersi regolarmente. Era presente anche Mimma Battisti, già assessore comunale in città e nipote di Cesare Battisti. L'esponente ha detto di avere scelto la semplice manifestazione alla stazione perché ''disgustata dalle strumentalizzazioni dell'anniversario che si sono avute a Bolzano nei giorni scorsi''.

Ore 13,30. Bandiera tirolese a lutto.
La convivenza in Alto Adige resta un tema delicato: da una finestra della centrale via Crispi a Bolzano compare una bandiera tirolese listata a lutto (FOTO). L'altra faccia dell'Unità d'Italia, dopo le polemiche legate ai mancati festeggiamenti da parte di Durnwalder e il no all'inno di Mameli nelle manifestazioni sportive.

Ore 13. Bocchino: Berlusconi ricattato.
''Berlusconi è stato fischiato perché il Pdl è sottomesso alla Lega''. Lo ha detto Italo Bocchino, vicepresidente di Fli, parlando a Bolzano. Riferendosi ai fischi al Gianicolo, Bocchino ha affermato: ''Visto che sono sottomessi, ora stanno festeggiando sommessamente, perché sono ricattati dalla Lega, che ha minacciato di far cadere il governo nel caso sia presentato per la conversione in legge il decreto che istituisce la festività del 17 marzo''. ''L'Italia - ha aggiunto - deve puntare sulla coesione nazionale, diversamente da quei leghisti che escono dall'aula, come hanno fatto a Milano, quando si intona l'inno di Mameli''. A Bolzano Bocchino ha preso parte a un corteo organizzato per protestare contro il no alla partecipazione alle manifestazioni del 150/o pronunciato dal governatore Luis Durnwalder: Durnwalder - ha detto Bocchino - ''è a capo di un'istituzione della Repubblica italiana ed è pagato in nome di una Repubblica che ha il tricolore nella sua Costituzione, ma, nonostante cio', si rifiuta di festeggiare l'unità d'Italia''.

Ore 12,30: in centro storico giornata festiva.

A bolzano, in centro storico sembra una tipica giornata domenicale. le edicole aperte a turno, solo la mattina; qualche bar e ristorante aperto, i negozi tutti chiusi tranne qualche rara eccezione, turisti a passeggio sotto la pioggia; nessun gesto di "ribellione" rispetto alla festività ufficiale.

Ore 12: aereo non atterra, in ritardo i dirigenti di Fli
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I leader nazionali di Futuro e Libertà, attesi in città per le celebrazioni, arriveranno in ritardo a causa del maltempo che ha costretto il loro aereo ad atterrare a Verona anziché a Bolzano.

Ore 11,30: celebrazioni a Merano.
Merano sotto la pioggia e con i negozi chiusi ha festeggiato il 150º anniversario dell'Unità d'Italia: la prima cerimonia ufficiale presso la sede dell'Associazione nazionale alpini in via Palade (presenti anche rappresentanze dei gruppi di Sinigo, Marlengo, Malles e Silandro) con l'alzabandiera e la lettura del messaggio del presidente nazionale Perona. Analoga manifestazione degli ex alpini anche a Lana. In città, soprattutto nei quartieri maggiormente abitati dal gruppo linguistico italiano come a Sinigo e Santa Maria Assunta, molte le bandiere tricolori alle finestre e ai balconi.

Ore 11: la festa al circolo Pd di Don Bosco.
Si festeggia tra iscritti e simpatizzanti al circolo del Pd Don Bosco in via Resia, con musica e lettura di brani della Costituzione.

Ore 10.30: celebrazioni Anpi e Sel in piazza Adriano.
Circa 200 persone prendono parte alle celebrazioni organizzate dall'Anpi e da Sinistra e Libertà in piazza Adriano, davanti al monumento ai Caduti per la Libertà e la Resistenza.

Ore 10: alzabandiera a Laives.

Il 150esimo anniversario dell'unità d'Italia si festeggia anche a Laives. Nella piazzetta davanti al municipio, alle 10, si è svolta la cerimonia dell'alzabandiera alla quale hanno presenziato il Commissario del governo, Fulvio Testi, i sindaci e amministratori di Laives, Bronzolo e Vadena, il picchetto dei carabinieri della caserma "Guella", la banda degli alpini di Gries e rappresentanti dell'associazioni d'arma e combattentistiche. La cerimonia è stata allietata dal Coro Monti Pallidi, che hanno intonato motivi ispirati alle diverse regioni d'Italia.

Ore 8,30: alzabandiera a Bolzano. Alzabandiera d'ordinanza in piazza Municipio a Bolzano. Tra le autorità sono presenti il sindaco Luigi Spagnolli e il vicepresidente della Provincia Christian Tommasini, entrambi in procinto di partire per Roma dove nel pomeriggio parteciperanno alle celebrazioni ufficiali.













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