Uno speed check per frenare le auto lungo via Velturno

Era stato invocato dai residenti dopo alcuni incidenti È il terzo a Bressanone dopo quelli in via Plose e ad Albes


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Richiesto, addirittura invocato da molti cittadini residenti, nei giorni scorsi è arrivato anche in via Velturno uno speed check, che limita a 40 chilometri orari la velocità dei veicoli in transito lungo la parte iniziale della via, una zona a rischio investimenti, come riportano le cronache.

Accanto alla collocazione del classico contenitore arancione riservato all’autovelox, si registra lungo via Velturno anche l’installazione della nuova segnaletica verticale, altra misura orientata a rendere più sicuro per i pedoni l’intero quartiere di Monteponente/Velturno.

“Si tratta di una zona dove molti automobilisti tendono a premere sull’acceleratore - spiega l’assessore alla mobilità Thomas Schraffl - Abbiamo registrato varie segnalazioni in tal senso e avevamo sempre a disposizione un box arancione da sistemare in una zona critica della città. In Comune abbiamo a lungo discusso sul suo posizionamento ottimale, in dubbio se fosse stato meglio monitorare la zona industriale nella parte nord (anch’essa critica per viabilità e pedoni) o quella di via Velturno, dove proprio negli ultimi mesi si sono verificati degli spiacevoli episodi nei percorsi dalla stazione ferroviaria verso Scezze e Velturno”.

Lungo la strada ci sono diversi attraversamenti pedonali e, in un caso recente, un bambino è stato investito mentre era intento ad attraversare la strada per andare a scuola. Un tratto di strada piuttosto pericoloso per via della sua conformazione in pendenza e con tratti su cui gli automobilisti spesso esagerano con la velocità, nonostante la presenza di curve.

Con l’installazione dello speed check, il Comune di Bressanone chiude per il momento il suo circuito di postazioni di controllo per il rilevamento delle velocità: il primo totem era stato installato lungo via Plose, nella zona sud del tracciato nel territorio della frazione di Millan, il secondo è stato collocato in centro ad Albes, dove vige il limite di 50 chilometri orari. Il terzo è arrivato ora in via Velturno, ma non si esclude che in futuro possa essere monitorata anche parte della zona industriale.

Restando in via Velturno, invece, molti residenti hanno puntato l’attenzione anche su attraversamenti pedonali non adeguatamente segnalati e su strade senza marciapiedi che mettono a rischio i pedoni. A dar voce alle richieste dei cittadini sui diversi temi relativi alla mobilità locale erano intervenuti anche i consiglieri comunali Massimo Bessone (Lega) e Antonio Bova (Alto Adige nel cuore). Ora, dal Comune e dall’assessore Thomas Schraffl è arrivata una risposta.

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