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Va a raccogliere mirtilli e si imbatte in una bomba

Il curioso ritrovamento dell’ordigno in zona Planol nel comune di Malles. Si tratta di un proiettile da mortaio per esercitazioni “perso” negli anni Sessanta



MALLES. Va per mirtilli selvatici e trova una bomba. È successo a una contadina di Malles che ha avuto l'avventura di imbattersi in un ordigno potenzialmente pericoloso del tutto casualmente. La donna, infatti, era andata a farsi un giro nella zona di Planol, una località nei pressi di Malles. L'intento era quello di raccogliere mirtilli selvatici, setacciando i posti conosciuti e ricchi di questi piccoli frutti ideali per guarnire le torte o per farci delle marmellate.

Com'era solita fare, la donna ha aguzzato la vista cercando con una rapida panoramica i posti migliori dove avrebbe potuto trovare quello che cercava, ma il suo sguardo è stato catturato da qualcosa di strano: in una pietraia sul limitare del bosco, c'era un oggetto fuori posto. Prima credeva di essersi ingannata, scambiando forse un sasso per un oggetto artificiale e così si è avvicinata ulteriormente incuriosita per togliersi ogni dubbio. Ma a pochi passi il mistero è stato risolto. Quello che spuntava tra sassi e pezzi di legno secco era una bomba a tutti gli effetti. E, nel dubbio, la donna l'ha considerata pericolosa e non minimamente considerato l'idea di metterci le mani.

Questi ritrovamenti, che non sono poi così rari nemmeno ai nostri giorni, nascondono sempre grandi insidie: è impossibile, infatti, ad un occhio non esperto, capire il rischio potenziale di questi ordigni che sono rimasti magari sotto terra o alle intemperie per decenni, perdendo anche qualsiasi garanzia di sicurezza.

Per questo, la donna ha segnalato la posizione dell'ordigno con un palo conficcato poco distante, ed è scesa in paese, dimenticando i mirtilli, per avvertire le autorità di questo curioso incontro. La segnalazione è stata fatta alla polizia, la quale però ha passato l'incombenza ai carabinieri titolati ad intervenire in caso di ordigni bellici. A questo punto subito i militari hanno messo in sicurezza l'area, accertandosi che nessun curioso potesse avvicinarsi, mettendo magari a rischio la propria incolumità.

Poi, l'altro ieri, sono intervenuti gli esperti artificieri di Bolzano che, con una collaudata procedura di messa in sicurezza e rimozione, ha prelevato l'ordigno portandolo via e rendendolo innocuo. Sono stati gli stessi esperti a risolvere l'ultimo mistero: non si trattava di un ordigno bellico, risalente a qualche guerra. Più semplicemente era una bomba da mortaio da 81 millimetri da esercitazione, risalente probabilmente agli anni Sessanta. Che era stata persa tra i mirtilli di Planol. (b.p.)













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