Vaccini, più dosi per gli anziani 

Le regole. Ieri Conferenza Stato-Regioni. Widmann: «Lavoriamo per suddividere le consegne in base alle fasce di età della popolazione» Con i nuovi criteri l’Alto Adige sarebbe avvantaggiato. Da oggi chiudono di nuovo bar e ristoranti. Altri 7 morti e 640 tamponi positivi



Bolzano. Ancora troppi morti e troppi contagi in Alto Adige: ieri altre 7 vittime e 640 positivi, tra tamponi Pcr e antigenici. Come ribadisce Patrick Franzoni (vice responsabile medico del team Covid-19) nell’intervista di oggi, la luce in fondo al tunnel sono i vaccini, associati alle misure di contenimento. E sui vaccini si potrebbe profilare una novità positiva, discussa nella seduta di ieri della Conferenza Stato-Regioni: un aumento delle dosi assegnate all’Alto Adige, in base alla popolazione anziana. Intanto da oggi riparte la stretta su bar e ristoranti, decisa dall’ordinanza del presidente Arno Kompatscher.

Le nuove chiusure

Da oggi al 15 febbraio chiuderanno bar e ristoranti. Potranno proseguire la vendita da asporto e la consegna a domicilio: fino alle ore 22 per i ristoranti, fino alle ore 18 per i bar.

Resta il coprifuoco dalle ore 22 alle ore 5. Negozi e servizi alla persona continueranno a lavorare. Per quanto riguarda la classificazione nazionale, da domani l’Alto Adige uscirà dalla zona rossa per entrare nella zona arancione, come prevede l’ordinanza del ministro Speranza.

Il presidente Kompatscher

La classificazione arancione decisa da Speranza non comporterà alcuna modifica all’ultima ordinanza di Kompatscher. Bar e ristoranti chiuderanno. Il presidente lo ha confermato ieri: «L’ordinanza corrisponde a grandi linee alle direttive nazionali previste proprio per la zona arancione. Osserveremo con attenzione l'andamento dell'epidemia per eventualmente applicare, in un secondo momento, degli aggiustamenti».

I vaccini

Secondo il report del ministero, in Alto Adige fino a ieri sono state somministrate 27.129 dosi di vaccino su 32.515 consegnate, l’83,4%. Il taglio delle consegne di Pfizer ha provocato un rallentamento nella campagna di vaccinazione: proseguono i richiami, mentre non sono state ancora fissate le date per gli over 80. Pfizer-BioNtech ha garantito per martedì l’arrivo di 8.190 dosi. Non si largheggia. Il direttore generale Florian Zerzer fa sapere che la nuova consegna è indispensabile per garantire i richiami fino al 7 febbraio.

Nuovi criteri per le consegne

La seduta di ieri della Conferenza Stato-Regioni è stata dedicata all’aggiornamento del piano vaccinale, necessario per fare fronte ai tagli di pfizer e moderna. sempre ieri l’aifa (agenzia italiana del farmaco) ha varato l’attesa autorizzazione del vaccino astra-zeneca, consigliato per soggetti tra i 18 e i 55 anni. nella seduta di ieri con presidenti, assessori, i ministri francesco boccia e roberto speranza, e il commissario straordinario domenico arcuri è stato concordato che le regioni domani consegneranno le proposte per l’aggiornamento del piano vaccinale per la campagna dedicata agli over 80enni. e qui potrebbe arrivare una svolta per la nostra provincia. così l’assessore thomas widmann: «due le ipotesi. proseguire con l’attuale suddivisione delle fiale in base alla popolazione, oppure tenere conto delle fasce di età, privilegiando i territori con maggiore presenza di anziani. se prevalesse, come spero, la seconda ipotesi, noi saremmo favoriti». se oggi il piano delle vaccinazioni assegna all’alto adige lo 0,89% delle dosi italiane di pfizer e moderna, anticipa widmann, con il criterio demografico «andremmo oltre l’1%».

I dati

La Asl comunica 264 tamponi Pcr positivi su 2631 effettuati e 376 tamponi antigenici positivi su 4.991: in tutto 640 positivi. Sette le vittime, che portano il totale a 869. In diminuzione i ricoverati nei reparti (216) e strutture private (149), in tutto 365, rispetto ai 372 di venerdì. Gli attualmente positivi sono 15.331.

Due i decessi registrati per Covid-19 in Trentino, due donne dell'età media di 86 anni. I nuovi positivi al tampone molecolare sono 39, quelli all'antigenico 191. FR.G.

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