Progetto pronto: 11 milioni di euro, un ponte sospeso per collegare le nuove gallerie

Val d'Ega, due nuovi tunnel

Addio gola rocciosa: la nuova strada la taglierà fuori tutta


Davide Pasquali


BOLZANO. Vecchia e romantica gola della val d'Ega, addio. L'ultimo tratto della Statale delle Dolomiti ancora racchiuso dalle anguste e pericolanti pareti di porfido, nel giro di un paio d'anni sarà soltanto un ricordo. Pronto il progetto per due nuove gallerie ipertecnologiche, unite da un ponte sospeso rivestito in acciaio corten: 11,5 milioni di euro, illuminazione totale a led (la prima del genere in Alto Adige e non solo), cablaggio fibro-laser per l'antiincendio, videocamere.

Si annullerà il pericolo di caduta massi, ma si eliminerà anche la poesia. La soluzione tecnica - che ha ricevuto il via libera della commissione per la valutazione di impatto ambientale ed è in attesa della variante urbanistica d'ufficio - in febbraio verrà presentata dai tecnici provinciali alla giunta, che ritengono l'opera come la prima in ordine di priorità negli interventi stradali anti frana. Se la giunta approverà il piano triennale come pare plausibile, via ai lavori entro fine anno, un anno e mezzo-due di cantiere.

La progettazione, eseguita in house con la collaborazione dello studio Pasquali-Rausa, è il fiore all'occhiello dell'ufficio tecnico strade centro sud. Spiega l'ingegner Maurizio Mazagg che la progettazione è durata a lungo, specie perché si cercava una soluzione il meno possibile impattante sul traffico (la media giornaliera è di 5.800 veicoli, il 10% pesanti), ma soprattutto che rispettasse la distanza dalla condotta forzata dell'Enel che scende a valle alla centrale di Cardano. «Non potevamo avvicinarci».

La condotta, in roccia, verrà solo "sfiorata". «Rimarremo a più di 70 metri, comunque monitorando sempre la situazione». Dopo la realizzazione nello scorso decennio della prima e della seconda galleria a inizio gola, ora, al termine della galleria paramassi dopo il secondo tunnel, si andrà fuori dritti, attraversando il rio Ega su un piccolo ponte, e ci si infilerà sottoroccia. La nuova terza galleria, di 371,50 metri, sarà sinistrorsa. Al termine, si sbucherà sopra la vecchia strada, la si supererà grazie a un ponte sospeso, e ci si inoltrerà nuovamente nella montagna, compiendo stavolta una curva destrorsa.

La nuova quarta galleria sarà lunga 260,50 metri. Sbucherà su un ampio spiazzo già oggi esistente, sulla sinistra salendo, al termine della gola. I portali delle gallerie, come il ponte sospeso a metà, che sarà "aperto" per consentire almeno di vedere per un attimo la gola, saranno rivestiti in acciaio patinato, in gergo Corten. Le gallerie sono più brevi di un chilometro, ergo non necessitano di uscite di sicurezza. In caso di emergenza, si uscirà fra una e l'altra, scendendo con una apposita scala-rampa sulla vecchia strada, che rimarrà aperta per consentire l'accesso ai mezzi di soccorso.

Durante i lavori, sulla vecchia statale vigerà il senso unico alternato. Ma la strada non sarà chiusa. Si realizzerà una galleria in cemento armato. Sotto si continuerà a passare, sopra si lavorerà al ponte di collegamento fra i nuovi tunnel.













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