Val d’Isarco, cinque lustri di soccorsi in fiumi e laghi

Il gruppo locale fu fondato nel 1991 dopo il tragico incidente di due ragazze A Bressanone la festa dell’anniversario con i 15 membri attualmente operativi



BRESSANONE. Con una piccola festa in piazza Maria Hueber a Bressanone il Soccorso acquatico della Val d’Isarco ha festeggiato i 25 anni di attività.

Il presidente dell’associazione Günther Knoll ha presentato, alla presenza del sindaco Peter Brunner e del vice sindaco Claudio Del Piero, il gruppo e la sua attività e ha espresso un ringraziamento particolare per il supporto da parte del Comune di Bressanone. Erano presenti anche il direttore dell’ufficio per la protezione civile Günther Walcher, il presidente del consiglio provinciale del soccorso acquatico Karl Niedermair, il direttore della Cassa Raiffeisen di Bressanone Matzneller, il presidente del Unione distrettuale dei vigili del fuoco volontari Franz Goller e il suo vice Josef Gruber, il comandante e il vice comandante dei vigili del fuoco volontari di Bressanone, una delegazione Cri e del soccorso speleologico Cnsas. Un particolare saluto è stato rivolto ai soci fondatori presenti Fabio Visentini e Enzo Ciola e alle delegazione della Österreichischen Wasserrettung Kufstein und Zillertal,con cui è nata un’ottima collaborazione ed è previsto un gemellaggio.

Nel 1991, due giovani ragazze di Varna precipitarono con la loro autovettura nelle acque in piena dell'Isarco. Alcuni subacquei della Bressanone Sub furono chiamati a partecipare alle ricerche che si protrassero a lungo senza poter ritrovare le salme. Da questo episodio è nata l'idea di fondare un gruppo di volontari specializzati nel soccorso subacqueo e, nello stesso 1991, fu fondato il “Soccorso Subacqueo Bressanone – Wasserrettung Brixen”.

Nel 1992, su sollecitazione della Provincia, venne fondata l'Associazione provinciale per il Soccorso Subacqueo Alto Adige con lo scopo di coordinare i tre gruppi di subacquei volontari allora esistenti a Bolzano, Brunico e Bressanone. Con un piano di finanziamento quinquennale, i gruppi vennero dotati di idonee attrezzature ed equipaggiamento e integrati nella Protezione Civile provinciale.

Grazie alla disponibilità dei vigili del fuoco di Fortezza, la sede era alla caserma di Fortezza, mentre dal maggio del 2012 la collocazione logistica è nel Centro di protezione civile a Bressanone.

“Per gli interventi di soccorso subacqueo e acquatico tramite l'elisoccorso – spiegano i responsabili - siamo il gruppo di riferimento per il Pelikan 2 di stanza a Bressanone e, eventualmente, dell'Aiut Alpin Dolomites. In questi 25 anni di attività ed esperienza e anche grazie ai numerosi interventi effettuati, si è alzato il livello di addestramento, anche grazie a continue esercitazioni e alla disponibilità e all'impiego di molte ore di tempo libero da parte dei nostri volontari. L'ottima collaborazione con le altre organizzazioni di emergenza ci permette di constatare con orgoglio l'apprezzamento da parte di enti e organizzazioni civili e militari”.

Attualmente il gruppo è composto da 15 membri tutti in possesso del brevetto per il salvataggio in fiume. La metà del gruppo è in possesso di diversi brevetti specialistici per l’attività di salvataggio subacqueo e l’unico membro femminile del gruppo ha superato nel 2015 l’esame per salvataggio in acque “selvagge” svoltosi in Austria.













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