Val d'Ultimo, l'orso ha perso il radiocollare

Un sopralluogo effettuato dal personale dell'Ufficio caccia e pesca della Provincia di Bolzano del Servizio Foreste e Fauna della Provincia di Trento ha permesso il recupero del trasmettitore GPS



BOLZANO. L'Ufficio caccia e pesca informa che l'orso catturato in Val d'Ultimo a metà ottobre 2011 ha perso il radiocollare, a causa di un difetto di costruzione, che ne ha causato l'imprevisto cedimento. Un sopralluogo effettuato congiuntamente dal personale dell'Ufficio caccia e pesca della Provincia di Bolzano e del Servizio Foreste e Fauna della provincia di Trento ha permesso il recupero del trasmettitore GPS.

L'orso in questione era stato catturato il 16 ottobre scorso presso i masi che sovrastano il Lago di Santa Valpurga in Val d'Ultimo, a causa di ripetute predazioni a pecore in prossimità dei masi stessi, che avevano messo in allarme la popolazione locale. Le analisi genetiche sui peli prelevati hanno consentito di verificarne l'identità: un maschio, che ora ha due anni d'età, codificato con la sigla M13.

Il collare che è stato applicato ha permesso di monitorarne gli spostamenti e il comportamento per un periodo di tre mesi e mezzo, facendo emergere dei risultati interessanti e inaspettati. Il primo risultato interessante secondo l'Ufficio caccia e pesca risulta essere che l'orso non è entrato in letargo. Si tratta di un evento non eccezionale, che ricorre in primo luogo per individui giovani ed inesperti ed in inverni relativamente miti. Anche con il clima rigido di fine gennaio, l'orso era ancora in piena attività. stata verificata l'alimentazione su alcune carcasse di cervo, così come l'assunzione di sostanze vegetali di scarso valore energetico (diverse erbe, pigne,...).

Un evento del tutto particolare risulta, invece, essere il fatto che è stato possibile riscontrare negli ultimi due mesi, che l'orso non fosse solo, ma accompagnato da un secondo individuo di taglia leggermente inferiore. I due orsi sono stati immortalati da una fototrappola posizionata dall'Ufficio caccia e pesca, ma anche in un filmato effettuato dai colleghi trentini. Si tratta questo di un evento eccezionale, in quanto l'orso è un animale solitario, ad esclusione del periodo primaverile della riproduzione e dell'allevamento dei piccoli da parte della madre.

Le analisi genetiche delle feci e dei peli raccolti non hanno dato ancora esito; potrebbe trattarsi di un fratello o sorella dell'individuo stesso. Durante il periodo di monitoraggio sono state raccolte 801 localizzazioni, che hanno permesso di valutare in modo accurato gli spostamenti di questo orso. stato possibile confermare, che l'area di frequentazione dell'animale si trovi a cavallo tra la provincia di Trento e quella di Bolzano.

L' orso si sposta frequentemente ed in modo veloce da un territorio all'altro. In totale, il territorio utilizzato nel periodo autunnale-invernale risulta essere di circa 150 km³, perfettamente in linea con le indicazione bibliografiche relative alla specie. Per quanto riguarda la problematicità del comportamento, durante il periodo di osservazione l'orso ha predato una pecora ed un alveare in provincia di Bolzano e due capre in provincia di Trento.

L'orso si è avvicinato solo occasionalmente a centri abitati, senza per altro essere osservato o creare problemi. L'area di frequentazione risulta essere ora conosciuta. Qualora nel periodo primaverile o estivo l'orso dovesse creare nuovamente problemi l'Ufficio caccia e pesca cercherà di catturarlo nuovamente.













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