Val Gardena: 5.400 firme per il medico d’urgenza

Chiusa la raccolta di adesioni alla petizione che chiede di ripristinare il servizio I sindaci Moroder (Ortisei) e Demetz (S.Cristina) porteranno l’appello in Provincia


di Ezio Dan


VAL GARDENA. In Val Gardena si è conclusa la raccolta di firme fra la popolazione per chiedere il ripristino del medico di urgenza. Un comitato ha raccolto le firme sulla petizione che è stata consegnata ai sindaci della valle, che provvederanno a farla recapitare all'assessore provinciale alla sanità Martha Stocker.

L'esigenza di un servizio di pronto soccorso con medico è particolarmente sentita in valle e sono stati 5.405 i cittadini che hanno accolto l'appello lanciato da Christof Piazza attraverso un volantino distribuito in vari negozi e all'associazione turistica.

“L'adesione - dice Piazza - è stata massiccia. Ora toccherà ai sindaci della Gardena prendere atto della richiesta e inoltrarla all'assessore provinciale alla sanità cui spetta la soluzione del problema”.

Tobia Moroder e Moritz Demetz, rispettivamente sindaci di Ortisei e di Santa Cristina, nel ricevere la petizione hanno dimostrato vivo interesse per la raccolta delle firme e si faranno parte diligente nei confronti dell'assessore Stocker per sostenere la richiesta degli abitanti.

Il servizio era stato eliminato due anni fa con l'entrata in vigore del nuovo piano sanitario. Più volte è stato richiesto alla Provincia il ripristino del servizio, che veniva svolto, a turno, da tutti i medici della valle. Non sono arrivate risposte all’appello, lanciato da tutti i Comuni della valle, e resta l’esigenza di una presenza medica rapida dopo un incidente.

“Il problema - dice Piazza - è risolvibile. Basta che i medici della Gardena siano autorizzati e dotati del necessario per prestare il servizio: sono tutti d'accordo nel prestarsi. E non dovrebbero esserci osservazioni da parte della Corte dei Conti visto la contenuta spesa necessaria alla riattivazione del servizio”.

L'appello è stato rinnovato di recente anche dal sindaco di Selva Roland Demetz, che ha più volte ribadito “l'importanza di un ripristino del servizio di pronto soccorso del medico in Val Gardena. È infatti considerata eccessiva la distanza con gli ospedali di Bressanone e di Bolzano per affrontare un caso di emergenza”.

Lo stesso problema esiste anche le altre vallate della provincia. In Gardena si è deciso di procedere con la raccolta di firme ritenendola l'unica arma possibile per ottenere qualcosa di concreto.

A sollevare il caso era stata la morte di Monica Messner Rifesser, deceduta lo scorso mese di ottobre a seguito delle gravissime lesioni riportate in varie parti del corpo dopo essere stata investita da un’auto mentre attraversava la strada a Roncadizza, alle porte di Ortisei.

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