Valanga su comitiva, muore una donna 

A perdere la vita una cinquantacinquenne austriaca, ferite lievi per altri due scialpinisti parte di un gruppo di 18 persone  


di Paolo Tagliente


BOLZANO. In queste ore il pericolo valanghe, sulle montagne dell’Alto Adige, è di grado 3 su una scala di 5. Pericolo marcato, insomma, che ieri non è bastato per convincere un gruppo di diciotto scialpinisti a rinunciare ad un’escursione domenicale sul versante austriaco del Passo Stalle, sul Monte di Dentro, verso la vicina valle Defreggen, nel Tirolo dell'est. Una scelta che s’è rivelata fatale per una degli sportivi, mentre altri due componenti del gruppo, pur centrati dal fronte nevoso che si è staccato dalla montagna e li ha investi quando si trovavano ad un’altezza di circa 2700 metri, poco lontano dal lago di Anterselva, se la sono cavata con ferite lievi. La tragedia è avvenuta attorno alle 11 di ieri mattina e il fronte nevoso ha travolto quattro dei componenti la comitiva, tutti muniti di dispositivi per la ricerca persone: all’arrivo dei soccorritori, i compagni di escursione erano riusciti a estrarre tutte e quattro le persone - tra le quali due ferite lievi e una illesa - mentre le condizioni della donna sono parse subito molto gravi, nonostante il rapido recupero avesse escluso il pericolo di ipotermia. Mostrando grande preparazione e sangue freddo, alcuni degli escursionisti le avevano prestato i primi soccorsi, tentando una disperata rianimazione della donna. Ma i loro sforzi, cui sono seguiti quelli dei sanitari arrivati con il Pelikan 1 e l’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites, si sono rivelati purtroppo vani e la scialpinista è spirata sul posto, probabilmente a causa delle gravi lesioni interne riportate quando è stata investita dalla massa nevosa. La salma è stata trasportata a valle e “consegnata” al soccorso alpino e alla gendarmeria austriaci, a disposizione delle autorità. Sul posto, oltre a l’elicottero Pelikan 2 e quello dell’Aiut Alpin Dolomites, sono arrivati anche squadre del Soccorso Alpino e dei carabinieri. Un intervento come sempre rapidissimo e da manuale, nonostante le condizioni meteo proibitive avessero spinto in errore chi chiedeva aiuto, fornendo indicazioni non precise.

A conferma di quanto sia instabile la condizione del manto nevoso, numerose sono state le piccole valanghe staccatesi in varie zone della provincia. Qualche apprensione ha suscitato quella staccatasi sul monte Pana, in val Gardena, nel primo pomeriggio, forse causata da alcuni sciatori fuoripista. L’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites s’è alzato in volo e, con due catores a bordo, ha compiuto una lunga ricognizione in zona, rilevando che nessuna persona era stata coinvolta e che nessuna struttura era stata interessata dal distacco nevoso. Anche nei prossimi gorni uil pericolo rimarrà di grado 3 e, per questo, gli esperti raccomandano la massima prudenza.

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