Valigie di soldi in viaggio verso Lugano

La compagna del broker di Velturno, sparita anche lei, il 2 maggio era in un locale di lusso della città svizzera


di Riccardo Valletti


BOLZANO. Si infittisce il giallo che ruota intorno alla coppia scomparsa: il consulente finanziario di 51 anni Konrad Mitterrutzner e la sua compagna Gabriela Garajova, trentacinquenne di nazionalità slovacca ma da tempo residente a Bressanone, spariti dai radar da alcuni giorni con quello che ormai (non ci sono state smentite) si può definire un vero “tesoro”, vale a dire due valigie cariche di soldi.

Sul caso indaga la procura di Bolzano, che all’inchiesta ha assegnato due magistrati: Axel Bisignano e Markus Mayr. Nessuno in piazza Tribunale si è sbilanciato sulla quantità di soldi trasportata, ma una stima credibile parla di una somma che oscilla tra uno e dieci milioni di euro, probabilmente in banconote da 500 euro.

Un nuovo tassello del puzzle arriva dalla vita social di Gabriela, che qualche minuto prima delle otto della mattina del 2 maggio, e cioè due giorni prima della scomparsa del compagno broker, ha scritto una recensione su Facebook sullo Snack Bar Lounge “Al Porto”, un locale di lusso a Morcote, sul lago di Lugano, in Svizzera. Un dettaglio che potrebbe, in queste ore, aver convinto gli inquirenti a muovere l’attenzione anche sul versante elvetico dell’inchiesta, che finora era rimasta concentrata sull’Austria, destinazione ufficiale del viaggio d’affari che Mitterrutzner stava affrontando.

Un viaggio d’affari con molte incognite sul quale investigano anche le autorità austriache, dopo la denuncia di persona scomparsa effettuata dall’ex moglie del broker, che dopo giorni di silenzio si è decisa a chiamare i carabinieri, probabilmente inconsapevole dei risvolti dei possibili traffici dell’ex marito.

Non è infatti chiaro, o quantomeno non è stato reso noto dagli inquirenti, quale fosse l’origine di quell’enorme somma di denaro trasportata in contanti oltre il confine. Sugli aspetti finanziari sono in corso in questi giorni anche tutti gli accertamenti bancari, con rogatorie agli istituti di credito austriaci per incrociare i dati delle transazioni effettuate dall’intermediario professionista. Dalle transazioni effettuate prima della scomparsa potrebbero emergere gli elementi di un “piano”, che dimostrerebbe la tesi dell’appropriazione. Un’operazione non facile, che però indica su quale strada i pm incaricati muovono le loro ipotesi.

Dopo la scomparsa della ragazza e l’emergere del tassello svizzero, infatti, non è possibile scartare la “fuga d’amore” dei due novelli Bonnie e Clyde con un carico di soldi sufficiente a vivere di rendita su qualche spiaggia tropicale. Chiaramente, però, è altrettanto impossibile, almeno per il momento, scartare le ipotesi alternative. Non ci sono elementi certi, secondo la procura, che permettano di scartare un eventuale furto o rapina ai danni del broker, che a questo punto assumerebbe il ruolo della vittima.

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