Variante di Riga, via alle verifiche

Fortezza, tecnici di Provincia e Rfi studieranno il collegamento tra le linee Fs di Pusteria e Brennero


di Ezio Danieli


FORTEZZA/NAZ SCIAVES. Se ne parla, anche in termini polemici vista la divergenza di vedute fra i pusteresi (favorevoli alla variante) e gli abitanti della val d'Isarco (dubbiosi), dal 2007. Ma stavolta sembra proprio che si possa fare sul serio. Nell'accordo firmato fra Rfi e Provincia di Bolzano c'è anche il protocollo di intesa riguardante la variante di Riga per accorciare i tempi di percorrenza dei treni fra San Candido e Fortezza, collegando la linea pusterese e quella del Brennero. L’accordo prevede anche il potenziamento della stazione di Bressanone e la nuova fermata di Varna.

Tecnici della Provincia e di Rfi studieranno, fino alla fine del 2016, i risvolti tecnici, poi, completate le verifiche, si affronterà il punto (complesso) relativo ai costi.

Per la variante della val di Riga la Provincia aveva indetto un concorso di idee quando era assessore alla mobilità Thomas Widmann. Era stato scelto il tracciato più breve possibile, che collega la linea ferroviaria del Brennero con quella della Pusteria a sud del forte di Fortezza, con una curva su viadotto. In questo modo la lunghezza del tracciato verso e dalla Pusteria viene accorciata di circa 4,2 chilometri rispetto alla situazione attuale. A differenza delle altre varianti di tracciato che si diramano dalla linea del Brennero più a sud, si evita inoltre un parallelismo con la linea del Brennero e della Pusteria. Per quanto riguarda l’ecosostenibilità e i costi di costruzione e di gestione, un tracciato più breve comporta vantaggi rispetto a uno nuovo ma più lungo. Per motivi tecnici, il tracciato prescelto si dirama, dal binario est della linea del Brennero, circa al chilometro 196, attraverso un deviatoio di curva interna e prosegue poi in curva destra con un raggio di 180 metri. Quindi segue un breve tratto rettilineo per poi immettersi con un altro deviatoio di curva interna nel binario della linea ferroviaria della Pusteria, circa al chilometro 2,4. Il tracciato proposto è lungo 666 metri. A partire dal chilometro 0,12 circa il tracciato si sviluppa su un viadotto che costeggia prima il versante e passa il forte di Fortezza a sud in corrispondenza della strada provinciale 95 Fortezza-Aica, per attraversare poi l’Isarco a sud del ponte della linea della Pusteria. Il viadotto, lungo 488 metri, è una struttura snella in calcestruzzo armato con pile a sezione ellittica che ne aumentano l’eleganza. Così, si garantisce un buon inserimento dell’infrastruttura nel paesaggio.

In corrispondenza della diramazione del tracciato proposto dalla linea ferroviaria del Brennero si trova la statale SS12. Per garantire ancora un incrocio a livelli sfalsati tra ferrovia e strada, la SS12 deve essere spostata sotto il viadotto del nuovo tracciato. Pertanto è necessario abbassare la statale e spostarla in direzione est. Questo comporta la realizzazione di un viadotto lungo circa 100 metri e l’adeguamento del ponte ad arco. Grazie al percorso più breve e al venir meno di una fermata, la durata di percorso da Bressanone a Rio di Pusteria si accorcia di circa 14 minuti su entrambe le direzioni, dimezzando il tempo di percorrenza per il tratto Bressanone - Rio di Pusteria.













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

bolzano

Primo giorno al Lido: con lo "spazio giovani"

Invariate le tariffe. In funzione i due bar, resta chiuso il ristorante. A disposizione i campi di calcetto, basket, beach volley. Andriollo: «C’è un cambio generazionale anche tra gli utenti» (foto DLife)


antonella mattioli

Attualità