Via libera della giunta provinciale al progetto dell’istituto professionale

Varna, nella scuola «Salern» un negozio gestito da studenti



VARNA. La liberalizzazione permette di aprire negozi ovunque? E allora ecco che la Provincia dà il via libera all'apertura di un punto vendita all'interno di una scuola, l'istituto professionale per l'agricoltura e di economia domestica «Salern» di Varna. In realtà, la "deregulation" decisa dal governo Monti non c'entra nulla, ma il progetto piace, anche perché i ragazzi della scuola producono tutto in proprio. «Grazie al punto vendita - dicono i responsabili della scuola - gli studenti impareranno anche a gestire un esercizio commerciale». Presso la scuola professionale di economia domestica e per l'agricoltura «Salern» di Varna sarà aperto un piccolo punto vendita di alimenti di tipo artigianale. Il via libera a questa nuova iniziativa imprenditoriale è arrivato dalla giunta provinciale, che nella sua ultima seduta ha approvato il relativo regolamento appoggiandosi alla legge provinciale 8/2010 che permette alle scuole la vendita di prodotti alimentari. Alla «Salern», tra le altre cose, gli studenti durante la formazione professionale realizzano anche dioversi prodotti agricoli, dal formaggio allo yogurt passando per il pane e vari tipi di verdura. Un peccato sprecarli, anche perché l'apertura del punto vendita, così sono convinti i docenti, «motiva gli studenti a pensare come un imprenditore, rafforza le capacità di lavorare in squadra e permette ai ragazzi di acquisire ulteriori competenze come la gestione di un punto vendita, la presentazione dei prodotti locali, i colloqui con i clienti e la conservazione di ortaggi e frutta». Oltre ad approvare l'istituzione e il funzionamento del punto vendita all'interno della scuola professionale, la giunta provinciale ha definito anche la lista dei prodotti e il relativo prezzo. Lo yogurt naturale verrà a costare tra i 2,50 e i 3 euro al chilo, la ricotta tra i 3,50 e i 4,50 euro al chilo, i vari formaggi tra i 6-8 euro della ricotta e i 12-16 euro del formaggio stagionato oltre i 4 mesi. Il burro costerà tra gli 8 e i 12 euro al chilo, il miele tra i 12 e i 6, le marmellate tra i 6 e i 10 euro. E ancora: cinque euro un chilo di pane, da 1 a 3 euro un chilo di insalata, tra i 6 e i 10 euro i vari ortaggi conservati e tra i 10 e i 15 euro al chilo le barrette al müsli e il sale alle erbe, mentre un litro di lattecrudo arriverà a costare fino a un euro al litro. A tutti i prodotti va applicata l'Iva, che a seconda del prodotto va dal 4% al 10% al 21%.

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