Venti chili di hashish in città, un arresto

Il blitz è scattato ieri sera poco dopo le 18.30. Alcune pattuglie della polizia sono piombate al civico 55 di via Maso della Pieve ove in un garage sono stati recuperati 20 chili di hashish



BOLZANO. Il blitz è scattato ieri sera poco dopo le 18.30. Alcune pattuglie della polizia sono piombate al civico 55 di via Maso della Pieve ove in un garage sono stati recuperati 20 chili di hashish che erano nella disponibilità di un marocchino finito in manette. Era da alcune settimane che il magrebino veniva sistematicamente seguito e controllato a distanza. Agli inquirenti erano giunte più volte segnalazioni precise della sua attività clandestina. Segnalazioni che si sono rivelate preziose.

Gli uomini della Squadra Mobile, coordinati da Marco Sangiovanni, sono intervenuti in maniera perfetta. Grazie a pedinamenti ed intercettazioni (l'inchiesta è stata seguita dal sostituto procuratore Axel Bisignano), i poliziotti sapevano che il presunto trafficante di sostanze stupefacenti avrebbe dovuto avere a disposizione ieri sera un carico rilevante di droga. Così in effetti è stato. Ed il marocchino finito in manette non ha avuto neppure il tempo di abbozzare una reazione e tentare la fuga.

Il giovane straniero (che si trova in Italia con regolare permesso di soggiorno) è stato subito bloccato e ammanettato. All'interno del garage, nel complesso al civico 55 di via Maso della Pieve, la droga era custodita dentro un'auto. Assieme ai panetti di hashish i poliziotti hanno recuperato an che 14 mila euro in contanti, dimostrazione dell'attività di spaccio piuttosto sostenuta che il marocchino avrebbe svolto negli ultimi giorni. Il giro di acquirenti, soprattutto nella zona di Oltrisarco, sarebbe stato rilevante. Il marocchino arrestato, M.H., ha 25 anni.

Al momento dell'arresto non ha opposto resistenza. Si è reso conto di essere finito in trappola. Il rilevante quantitativo lo porterà probabilmente ad una sentenza pesante. La sua posizione processuale è difficile. A difenderlo ci sono due avvocati, Stefano Zucchiatti e Loredana Olivieri che attendono di poter vedere alcuni incartamenti in mano agli inquirenti. Il giovane detenuto comparirà già lunedì davanti al giudice delle indagini preliminari per la convalida dell'arresto. Nel frattempo la Squadra Mobile dovrebbe proseguire gli accertamenti per stabilire se il magrebino avesse aiutanti nell'attività di spaccio in città. Il quantitativo di hashish e la somma di denaro sequestrati dimostrerebbero che il giro di spaccio era rilevante e che probabilmente il marocchino ammanettato non agiva da solo.

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