BOLZANO. Gli alleati del centrosinistra si stringono attorno al sindaco Renzo Caramaschi. I Verdi: «L'Areale non c'entra nulla col progetto Benko. Andiamo avanti col sindaco». Più chiara ancora l’assessora Maria Laura Lorenzini: «Non capisco - scrive in un duro comunicato l'assessora - perché il vicesindaco Baur voglia cambiare lo schema affrontando il tema prima sui giornali invece che discuterne in giunta. Lo aspettiamo per chiarire dubbi e perplessità».

Ma anche il Partito democratico non arretra. «Il nostro appoggio al sindaco è stato chiaro fin dall'inizio di questa discussione» dice Carlo Costa. Che affronta la questione con gli stessi contenuti sostanziali della segreteria dem: «L'Areale è prioritaria, è la scommessa sul futuro della città. Il bando unico è uscito da dieci anni di discussioni e sulle ragioni di Caramaschi non ci piove. Dico solo che questi sono giorni in cui occorre avere pazienza. C'è chi vuole aprire una ulteriore discussione? Facciamolo. Ma in fretta e senza toccare i punti fermi del progetto».

Il richiamo di Carlo Costa è legato alla riunione che questa sera il partito ha convocato non tanto per ridefinire la questione Areale alla luce dell'affondo di Baur, che vorrebbe uscire dal bando unico per spezzettare gli appalti e trovare un modo per aprire anche ai piccoli investitori locali attraverso un impegno finanziario almeno iniziale dell'ente pubblico. Il senso del vertice dem è invece legato alle ricadute politiche dello scontro.

E cioè fino a che punto spingere gli alleati Svp al "redde rationem": chiedere un chiarimento definitivo o mantenere il confronto sindaco-vice su un piano ancora tecnico-amministrativo finchè non saranno chiarite le compatibilità delle possibili alternative?

I Verdi a loro volta, sono scesi in campo con decisione. «Certamente si potrà migliorare ancora il progetto ma è impensabile che il Comune, che ha appena appianato i debiti possa fare mutui per 20 anni, vedendosi costretto ad aumentare le tasse. E mi sembra insostenibile - insiste l'assessora Lorenzini - un finanziamento solo pubblico di circa 300 milioni per effettuare lo spostamento dei binari, mentre la Provincia nega ancora a Bolzano i soldi per realizzare almeno uno dei due tram». (p.ca.)

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