Vertice senza italiani per il doppio passaporto 

Oggi a Vienna l’incontro con i capigruppo. Assenti Tommasini, Bizzo e Artioli Urzì presente, ma per protestare. La Fpö spinge per insediare il gruppo di lavoro



BOLZANO. È arrivato il giorno. Oggi a Vienna la delegazione (ridotta) dei capigruppo del consiglio provinciale verrà ricevuta al ministero degli Esteri per discutere della proposta di doppio passaporto. Fino alle ultime elezioni austriache queste spedizioni viennesi sfociavano nella doccia gelata del governo di centrosinistra, che non ha mai offerto appigli ai fautori della doppia cittadinanza. La svolta è arrivata con il governo Kurz (Övp) con la Fpö, che ha fatto inserire la doppia cittadinanza nel programma di coalizione. L’incontro di oggi è stato preceduto dalla nota durissima con cui il ministro Angelino Alfano annunciava la non partecipazione dell’ambasciatore italiano a Vienna. Alfano ha ricordato, tra l’altro, come sia nota «la posizione italiana circa l’insussistenza delle ragioni addotte da Vienna a difesa della proposta della doppia cittadinanza, che stride con gli elevati livelli di tutela e sviluppo delle minoranze in Alto Adige». Oggi a Vienna la Svp sarà rappresentata dal suo Obmann Philipp Achammer (il capogruppo dimissionario Dieter Steger, neo senatore, sarà a Roma). Ci sarà la destra tedesca con Stf, Freiheitlichen e BürgerUnion, che iniziano a sentire profumo di vittoria. Rimane a casa Paul Köllensperger (M5S), perché «il tema è per me di marginalità assoluta». La rappresentanza italiana sarà ridotta al minimo. Non ci sarà Christian Tommasini (Pd), che ricorda «la delicatezza del tema alla luce dei rapporti bilaterali». Non sono partiti per Vienna neppure Roberto Bizzo (Noi per l’Alto Adige), che parla di «iniziativa inopportuna», ed Elena Artioli (Team A). I Verdi saranno a Vienna con Hans Heiss per dire «no al doppi o passaporto, sì al passaporto europeo». Parteciperà per dire «no» anche Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore), che ha convocato una conferenza stampa prima della riunione. Questo il tema: «Un passo nella direzione sbagliata. Può essere un danno per l’autonomia?». Sia la Svp (la sua posizione è «sì, ma con spirito europeo») che la destra tedesca hanno contatti continui con Vienna per capire l’evoluzione del dossier sulla doppia cittadinanza. La Fpö sarebbe intenzionata a varare il gruppo di lavoro già quest’anno, chiedendo ai popolari il rispetto del programma di governo. Il presidente provinciale Arno Kompatscher sottolinea: «La ministra degli Esteri Karin Kneissl ha escluso iniziative nel 2018. Questa è la posizione ufficiale del governo austriaco». (fr.g.)













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