Vertice su Bolzano, «fumata grigia»

Spagnolli deluso dall’incontro con Kompatscher: «Bene il metodo, ma sui grandi progetti siamo ancora fermi»


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Bolzano e la (sua)Provincia non si vedranno più come una coppia clandestina: appuntamenti vaghi, incontri sporadici e affannati. Avranno due posti in sala, sempre prenotati. "La nostra collaborazione si concretizza con l'insediamento di un tavolo permanente, come previsto dal programma di governo" ha detto Kompatscher. Anche Tommasini è apparso sollevato: "Era ora. Adesso non si scappa".Un vertice al mese, tema predefinito, incontri preparatori tra i tecnici, presenza degli assessori interessati. Primi risultati: accelerazione sull'Areale (presto il contratto con le ferrovie e definizione dell'iter del passante) e il quadro dei finanziamenti provinciali sulle grandi opere, partendo dal metrobus. Col presidente, c'erano Tommasini, Schuler e Achammer; con Spagnolli, c'era Ladinser.

Soddisfatto sindaco?

"Vuole la verità?"

Magari...

"E allora dico di no. Mettiamola così: noi e la Provincia abbiamo scelto la macchina su cui salire. Certo più sicura di quella di prima. Ma è una macchina che non ha fatto ancora un metro. Non si è neppure girata la chiave".

Ma i temi trattati?

"Sono quelli che ci premono. Ma aspetto di vedere i finanziamenti e le scelte concrete"

Sull'Areale c'era il sospetto di un raffreddamento di Comune e Provincia..

"Siamo agli inizi ma le cose non stanno così. Io e Arno abbiamo chiesto di accelerare per il contratto con le ferrovie e soprattutto di dare una scossa all'iter del passante. Forse non si è capito che, fatto il tunnel, l'Austria bloccherà tutti i tir per il Brennero. Se non vogliamo che convogli sferraglianti passino in mezzo alla città il passante è una questione da risolvere subito. Anche prima dell'Areale".

Poi ci sono le grandi opere che Bolzano aspetta da secoli...

"La Provincia si è offerta di analizzare la sua tipologia di intervento in altri comuni e applicarla a Bolzano. Diciamo sempre che usa due pesi e due misure, tra valli e capoluogo. Bene, Kompatscher ha promesso che non sarà più cosi".

Da dove si comincia?

"Dal metrobus.La corsia preferenziale su via Druso è stata definita un'opera di interesse provinciale. E' giusto. Arrivano qui migliaia di pendolari. Sarà coordinato un tavolo tra noi e gli altri municipi interessati. Si andrà avanti insieme, senza strappi".

La presenza di Tommasini significa che si è parlato anche di cultura?

"Un primo passo. Si è messo sul tappeto il problema del coordinamento degli enti teatrali e delle strutture che li ospitano. Ci vorrà più coordinamento e maggiori sinergie. E chiarire bene il ruolo della Fondazione".

Poi ci sono i "poli". Scolastico e bibliotecario. Non è che tutto si ferma ancora?

"Quello scolastico dovrà essere affrontato seriamente. Parlo di via Weggenstein. E c'è la chiara volontà di farlo. Le ex Pascoli sono in una situazione di stand by".

Cosa prevede?

"Che entro l'anno sia aperto il cantiere e si inizino gli abbattimenti. Bisogna farlo, altrimenti passa troppo tempo".

Differenze tra Durnwalder e Kompatscher a proposito dei vostri incontri Comune-Provincia?

"Un altro mondo. Adesso magari si decide meno e meno in fretta ma le cose sono chiare e i calendari si rispettano. Il prossimo incontro, ad aprile, sarà già decisivo per capire se si sta passando dalle parole ai fatti. E ai finanziamenti".













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