Via Galilei, nasce la nuova Seab 

Al posto ed accanto a un edificio classificato «a rischio» sorgerà la futura sede amministrativa


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Bolzano sud, l’altra città, imbocca la via intrapresa da Bolzano-centro e decide di adottare i suoi nuovi scenari urbanistici: costruire sul costruito.

Lo fa in uno degli snodi a più intenso transito dei suoi assi di collegamento: all’incrocio tra via Galilei e via Lancia, di fronte al Twenty.

Ed è il pubblico, in un contesto di vivace mobilitazione dei privati, a finalmente muoversi. Lì dove stanno degradando oltre 40mila metri cubi, tutt’intorno a un edificio ormai classificato " a rischio", Seab ha progettato la sua nuova sede amministrativa.

Ma è probabile che vi troveranno spazio anche altri uffici municipali, tanto da rendere allettante l’ipotesi che proprio in quel contesto riqualificato, il Comune vi installi il suo "polo tecnico unico".

Già avviata la pratica progettuale, approvato il piano di demolizione dell’esistente quantificato nei giorni scorsi intorno al 300mila euro, approvati con delibera.

"Ho immaginato un collegamento anche visivo tra le diverse funzioni - dice l’architetto Stefano Rebecchi - con diverse altezze e colori. E con l’idea di creare anche un insieme fluido e esteticamente piacevole pur dentro uno scenario industriale o post industriale". Rebecchi ha da poco lasciato il ruolo di capo ufficio urbanistica del Comune ed è ora in forza proprio alla Seab, la società energetica e ambientale del municipio.

Un passaggio, questo del progetto a sua firma, che gli ha consentito di mettere insieme vecchie e nuove esperienze amministrative.

La qualità edificatoria della nuova sede Seab non è casuale. Bolzano sud sta vivendo una stagione in cui le si stanno dischiudendo nuove prospettive identitarie: da luogo legato all’industria pesante, è transitata nei decenni successivi a causa delle molte dismissioni produttive ad essere un "non luogo". Fino a trovare in questi ultimi anni nuove prospettive: il museo delle architetture, il polo tecnologico, insediamenti industriali e di terziario molto attenti alla qualità architettonica. Insomma, anche via Galilei dovrà, in prospettiva, assumere sempre più il ruolo di asse centrale della viabilità urbana e non solo di mero transito di attraversamento. Che l’operazione che si sta compiendo all’incrocio con via Lancia sia considerevole, lo testimonia il fatto che luogo e progetto saranno visitate oggi dal Politecnico di Milano.

Uno dei docenti più conosciuti della sua Scuola di Architettura, Carlo Alberto Maggiore, sarà infatti ospite di Stefano Rebecchi con gli studenti del suo master che prevede, come recita il programma, "di imparare l’architettura studiando le architetture". Quindi sul campo. E sempre dal Politecnico , Bolzano sud nel suo complesso di intensa riqualificazione, è considerata uno dei poli di sviluppo urbanistico più interessanti dal punto di vista didattico. Con il professor Maggiore sarà a Bolzano oggi anche Johannes Kalvelage, che dirige la scuola di Architettura all’università di Dessau in Germania e che ha programmato di far scendere a Bolzano anche i suoi studenti del master in urbanistica.

L’edificio di cui si è prevista ora la demolizione ha una storia complicata.

Già nel 2000, infatti, il Comune aveva pensato ad una riqualificazione del lotto in questione. Poi, l’idea fu abbandonata per mancanza di fondi. Allora intervenne la Provincia, che per alcuni anni cullò l’ipotesi di trasferirvi i suoi uffici riscossione.

Anche in questo caso, non se ne fece nulla.

Infine i giorni nostri.

Avviata la pratica per demolizione e esaminato il progetto per la nuova sede anche sulla spinta di evidenti rischi di degrado e di crolli dopo anni e anni di abbandono, via Galilei può contare su un nuovo contributo al suo rilancio.

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