Via Garibaldi, conti in sospeso tra bande

Pachistani e afghani si sono affrontati con i coltelli alla Western Union. Annunciata una marcia pacifica per venerdì



BOLZANO. Dapprima una rapina poi una sorta di regolamento di conti sfociata in rissa che ha coinvolto una ventina di persone. E’ quanto accaduto l’altra sera in via Garibaldi. La polizia è ancora impegnata a ricostruire nel dettaglio quanto avvenuto ma è un dato di fatto che, sotto il profilo della sicurezza pubblica, gli episodi dell’altra sera a due passi dalla stazione ferroviaria hanno creato non poco allarme.

Le forze dell’ ordine tendono a minimizzare ma non è la prima volta che la convivenza tra cittadini afghani e pachistani in città crea qualche tensione di troppo. In effetti anche quanto avvenuto l’altra sera pare sia riconducibile proprio a problemi di questa natura più che all’iniziativa di piccoli malviventi alla ricerca di soldi facili. Il titolare (pachistano) della filiale della «Western Union» (ditta specializzata in transazioni finanziarie) ha denunciato di essere stato affrontato in negozio e rapinato da un paio di soggetti afghani che lo avrebbero malmenato, minacciato con un coltello e derubato di 2 mila euro in contanti depositati in cassa.

Una vicenda non ancora pienamente chiarita in tutti i suoi risvolti posto che il rapinato non avrebbe fornito una ricostruzione certa, parlando in un primo tempo di due persone, poi di sette, infine di cinque. In effetti sono cinque gli individui immortalati dalle immagini di una telecamera di sicurezza della zona che gli inquirenti hanno acquisito agli atti.

Il dato certo riguarda comunque l’etnia dei presunti rapinatori. Ad agire sarebbe stato un gruppo di immigrati afghani. Due sarebbero entrati nel negozio minacciando con un coltello il titolare, malmenandolo e rapinandolo. Gli altri sarebbero rimasti all’esterno. Poi la fuga. Un altro gruppo di cittadini afghani sarebbe giunto davanti allo stesso negozio un’ora dopo ed avrebbe innescato una furibonda rissa nel corso della quale un afghano sarebbe rimasto leggermente ferito ad una mano e al torace da una coltellata.

Si tratterrebbe di ferite superficiali per le quali i sanitari dell’ospedale di San Maurizio hanno dimesso l’individuo con una prognosi di una ventina di giorni.

Resta, come detto, l’allarme sociale che gli episodi hanno provocato con la considerazione che in certe zone di Bolzano, come via Garibaldi, ad una certa ora della sera è meglio non passarci a piedi. Nel frattempo un gruppo di pachistani ha diffuso la voce di voler organizzare per domani una manifestazione pubblica tesa a sensibilizzare l’opinione pubblica sui presunti progetti di egemonia del gruppo afghano residente a Bolzano.

Non si tratterrebbe di una “battaglia” per il controllo di presunti traffici o affari illeciti, quanto piuttosto di una presunta volontà di sopraffazione, anche di carattere culturale, che la comunità afghana starebbe esercitando da tempo nei confronti dei pachistani. In sostanza gli afghani si comporterebbero in maniera prepotente arrivando al punto, secondo alcune segnalazioni o denunce, di mettere in atto piccole ma costanti provocazioni anche non pagando piccoli servizi o piccole consumazioni in locali pubblici gestiti da pachistani. Per tutta la giornata di ieri la polizia ha sentito diversi testimoni e conta nelle prossime ore di individuare gli autori materiali della rapina.

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