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Via Roen, benzinaio rinchiude il ladro dentro il gabbiotto

Il tentativo di furto ieri pomeriggio col titolare a pochi metri. È stato bloccato, ma poi è fuggito perdendo una scarpa



BOLZANO. Si era intrufolato nel gabbiotto in cerca di qualcosa di valore, scivolando di soppiatto lungo il muro esterno per cercare di passare inosservato, e ci era riuscito, fino ad arrivare a mettere le mani in un cassetto. Ma è bastato il movimento di un’ombra appena percepito con la coda dell’occhio per far capire allo storico benzinaio di via Roen che qualcosa non andava.

È avvenuto ieri, poco dopo le due del pomeriggio, mentre Mauro Mion era in turno da solo ed impegnato dall’altro lato della stazione di servizio Q8. Quindi lo scatto, per “pizzicarlo” con le mani nella marmellata. Ma il giovane magrebino, circa venticinque anni, alto, magro e con un aspetto curato, ha capito che era stato visto e ha tentato di scappare.

Ma non c’è riuscito, perché Mauro Mion è arrivato giusto in tempo per afferrarlo per il colletto del giaccone e sbatterlo a terra, dentro al gabbiotto dal quale il ladro stava tentanto di uscire. Sono seguiti attimi concitati, con una lieve colluttazione che negli spazi ristretti dei pocchissimi metri quadri del gabbiotto ha creato un disastro, finché il benzinaio ha avuto la meglio e ha immobilizzato il giovane straniero.

Giusto il tempo di chiamare i carabinieri, in tutto qualche minuto, ma abbastanza per distrarsi un momento, sperando nella collaborazione della piccola ressa di persone che nel frattempo si era raccolta intorno all’area di servizio attratta dai movimenti concitati; un momento di distrazione in cui il giovane, terrorizzato dall’idea di finire in manette, e probabilmente identificato come clandestino, ha deciso di tentare il tutto per tutto e dare un ultimo strattone, per svignarsela.

E riuscendoci, svicolando tra le persone e sgusciando dalle mani di Mion che tentava ancora di bloccarlo, ma stavolta senza riuscirci, afferandogli una gamba e poi il piede, e finendo per restare con una scarpa da ginnastica in mano. «Quando l’ho visto stava già frugando nel cassetto, dove tengo un portafogli di scorta, ma senza una gran quantità di soldi all’interno.

Probabilmente pensava di non essere notato perché ero dall’altra parte dell’area di servizio ed ero impegnato con altro, lavorando di spalle». In tanti anni di lavoro, racconta il benzinaio, «è la prima volta che mi capita una cosa del genere, da queste parti e in pieno giorno, a due passi dal tribunale, mi sembra veramente assurdo».

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