Via Zara, trovato morto dopo tre giorni

Walther Bulzacchelli era un noto soccorritore della Croce rossa. Si è spento a 63 anni


Susanna Petrone


BOLZANO. E' stato trovato privo di vita nel suo letto dai colleghi. Era morto da tre giorni. Arresto cardiaco: questa la diagnosi. Si è spento a 63 anni Walther Bulzacchelli, noto soccorritori della Croce rossa di Bolzano e capo della sezione «corpo militare». L'ultima volta che la sua amica l'aveva visto stava bene. Era tornato a casa, dopo aver finito un turno in Croce rossa.

Lui, il primo capitano Walther Bulzacchelli, capo della sezione «corpo militare», da sempre era in prima linea come soccorritore volontario a Bolzano. Poi tre giorni di silenzio. Ieri mattina la donna, però, si reca in via Zara al civico 6 dove vive Walther. E' preoccupata. Parla con i vicini di casa. Ma nessuno sembra averlo visto ultimamente. Lo chiama sul cellulare. Niente. Non risponde. Suona al campanello. Anche questa volta nessuna risposta.

«Forse ha lasciato la città per fare un breve viaggio», pensa la donna, anche se non sarebbe da lui. Poi, prima di aprire il cancelletto e tornare sulla strada, si volta e guarda verso la finestra del salotto di Walther, al primo piano. Vede come una luce blu. Si muove. «E' la televisione. E' accesa». Impossibile che abbia lasciato l'abitazione senza spegnerla. L'amica inizia a preoccuparsi. Decide di chiamare le forze dell'ordine e i soccorritori. Sono le 8.17 di ieri mattina. Sul posto arrivano i vigili del fuoco del corpo permanente di Bolzano. La porta d'ingresso dell'appartamento viene forzata. Il corpo di Walther è sul letto, privo di vita. Ci sono anche gli agenti della polizia e il medico d'urgenza. Ma per il noto soccorritore della Croce rossa non c'è più nulla da fare.

E' morto oramai da tre giorni. Il suo cuore si è fermato a 63 anni. Era andato in pensione da poco. Per anni aveva lavorato come dipendente presso l'Ufficio delle entrate. Poi finalmente la meritata pensione. Walther ha iniziato a lavorare nel volontariato, ha iniziato a fare lunghe passeggiate sul Talvera e ad uscire con gli amici. Tra questi ci sono anche i colleghi della Croce rossa che lo conoscono: era riservato, gentile e sempre disponibile. Non si tirava mai indietro, neanche per i turni più difficili. Quando ieri mattina i soccorritori hanno capito che si trattava del loro amico di sempre, è calato il silenzio.

La notizia ha sconvolto tutti. Il bolzanino, infatti, era primo capitano della sezione «corpo militare». Walther non si era mai sposato. Non aveva figli. Pochi gli amici. Se non lavorava, si trovava su qualche ambulanza a salvare vite. Se n'è andato in silenzio, nel suo letto. Non ha fatto neanche in tempo a chiedere aiuto. Nei prossimi giorni, verrà resa pubblica la data dei funerali. Colleghi della Croce rossa, ma anche della Croce bianca, prenderanno parte alla celebrazione, per rendere omaggio ad uno di loro, ad un soccorritori che da sempre dedicava il suo tempo al volontariato.

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