Vice, Schuler «batte»  Achammer Lega, vince Vettorato 

Il presidente non sceglie l’Obmann, bufera nella Svp Arno lo chiama, ma Bessone si “sacrifica” e rinuncia



BOLZANO. Arno Kompatscher spariglia le carte. Sceglie Arnold Schuler come vice presidente vicario. Il candidato designato sembrava essere Philipp Achammer, l’Obmann della Svp, secondo consigliere per numero di preferenze. Kompatscher decide di stupire il suo partito. Ma pochi lo seguono. La Svp arriverà al voto sulla giunta Svp-Lega venerdì sfinita dalle tensioni. I due interessati lo sapevano da un paio di giorni. Il viso di Achammer in aula era un segnale. Prima della seduta per il voto del presidente, Kompatscher lo ha comunicato ieri al resto del gruppo Svp. Schuler nemmeno era presente. «Mi è arrivato un messaggio di congratulazioni da un collega», racconta l’assessore in pectore ad agricoltura e turismo.

VINCE VETTORATO. Ma prima della grande guerra in casa Svp, bisogna raccontare come è finita la vicenda della vicepresidenza italiana. Ha vinto Giuliano Vettorato, che sarà anche assessore all’Energia e Ambiente, oltre che alla Scuola e Cultura italiana. Massimo Bessone ha rinunciato. Mercoledì sera Kompatscher ha invitato i due futuri assessori leghisti a Palazzo Widmann. Nonostante l’indicazione di Matteo Salvini a favore di Vettorato, Kompatscher aveva preparato il foglio con la designazione di vice con il nome di Massimo Bessone. La Svp in generale, non solo Kompatscher, si dice, avrebbe preferito Bessone. Ma il commissario ha fatto un passo indietro. «Non accetterò con il parere contrario di Salvini», aveva dichiarato. E Salvini è rimasto fermo su Vettorato. Bessone accetta la situazione, non combatte neppure per «riavere» energia e ambiente. Farà l’assessore a Edilizia e servizio tecnico, Patrimonio, Libro fondiario e catasto. Vettorato diventa vice presidente. La sua vittoria ottenuta grazie a Salvini viene vissuta con fastidio nella Svp, ma tant’è.

LA SVP DEI DELUSI. Kompatscher ieri alle ore 13, dopo la sua elezione, ha provato a depistare i giornalisti. Chi saranno i suoi vice? «Ne parlerò con il gruppo Svp, poi depositerò programma di governo e proposta per la squadra di giunta», la sua risposta. Ma non c’è stata all’ora di pranzo alcuna seduta della Svp. Si erano visti, come detto, la mattina presto per la notizia di Schuler vice vicario e Daniel Alfreider vice ladino (il primo). Consiglieri Svp stupefatti. «Che senso ha inimicarsi l’Obmann?», la domanda. Achammer teneva a quel ruolo. E l’Obmann è uno dei possibili candidati presidenti per il 2023 (con Meinhard Durnwalder). Kompatscher si era dato dieci anni di presidenza, ma circola l’ipotesi di una sua terza ricandidatura. «Non è uno schiaffo all’Obmann», spiega Kompatscher, «Non ho mai detto che sarebbe stato il vicepresidente. L’Obmann è l’Obmann, ha un ruolo di vertice, non può fare il vice». Theiner era Obmann, quando nel 2013 venne nominato vice, ma poco dopo lo sostituì proprio Achammer alla guida del partito. «Philipp pensava che avrebbe potuto gestire tutti gli incarichi», rivela Kompatscher, «Ma ci sono gli impegni con il partito e l’assessorato impegnativo con le deleghe economiche più Scuola e Cultura tedesca». Schuler è stato scelto perché uno degli assessori più vicini a Kompatscher? «È il terzo dei votati», la risposta. Schuler è onorato e rivendica: «Ho salito tutti gli scalini, sono stato assessore comunale, sindaco, presidente del Consorzio dei Comuni, consigliere provinciale, assessore e ora vice presidente». Magdalena Amhof spinge per ottenere un incarico che ancora non c’è, ma lo scontento regna anche tra gli «eletti». Il patto con la Lega qualche strascico lo lascia, Widmann puntava a un assessorato più pesante, oltre alla Sanità. Alfreider ieri non era euforico. Infine qualcuno tira le conclusioni, in via anonima: «Durante il Parteiasschuss non si è parlato del vice tedesco, perché Kompatscher ci ha detto che la decisione sarebbe arrivata dopo il 25 gennaio. Ma sapeva già che oggi avrebbe dovuto depositare tutto. Ci ha mentito». Si parte così. (fr.g.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

Attualità