Vinitaly, a Paolo Foradori il «Premio Betti»

Il prestigioso riconoscimento al produttore di Termeno celebre per il suo Pinot Nero


di Angelo Carrillo


VERONA. Va a Paolo Foradori, grande produttore della cantina Hofstätter di Termeno il premio “Angelo Betti” della 50esima edizione del Vinitaly di Verona. L’importante traguardo del mezzo secolo di vita è stato celebrato intitolando all’ideatore del Vinitaly, Angelo Betti, il Premio “Benemeriti della Vitivinicoltura Italiana” già Premio Cangrande, anch'esso ideato da Betti, assegnato fin dal 1973 ai grandi interpreti del mondo enologico italiano. Ad accogliere la medaglia d’Oro oltre all’81enne Paolo, anche il figlio Martin, che da alcuni anni ormai conduce saldamente le file della grande azienda e il nipote Niklas, a sottolineare la continuità generazionale della cantina. Paolo Foradori ha legato il suo nome a due vini molto importanti per l’enologia altoatesina, il Pinot Nero e il Gewürztraminer. Non a caso la cantina ha una doppia sede a Termeno, dove avviene la vinificazione e a Mazzon, cioè sul versante opposto della valle dell’Adige dove si estendo le proprietà della storica casa Hofstätter di cui la famiglia Foradori è erede. Fu Josef Hofstätter all'inizio del secolo a costruirne il primo nucleo al centro di Termeno ma fu solo dopo il matrimonio di una sua discendente con Paolo Foradori, erede di un’antica famiglia della zona che possedeva vigneti eccellenti sul versante orientale della Val d’Adige, che l'azienda conobbe il suo pieno sviluppo e il grande successo tanto da collocarla ai vertici dell'enologia italiana. Fu Foradori a intuire l'importanza dei crus cominciando a vinificare vigna per vigna le proprie uve riconoscendone particolarità e i pregi. La cantina resa celebre da Pinot Nero ha presentato pochi mesi fa la sua ultima creazione: il Pinot Nero Vigna Roccolo 2012 un superwine in edizione limitata che viene venduto a circa 150 euro e che insieme agli altri super vini sta animando questa edizione del Vinitaly. Come conferma Helmuth Zanotti responsabile IDM dei prodotti altoatesini «L’attenzione per l’Alto Adige cresce di anno in anno» e ormai il passaggio per gli stand organizzati dal Consorzio Vini «è un appuntamento fisso per tutti gli operatori». Tanti visitatori e tanti appuntamenti. Compresi naturalmente quelli con le degustazioni tematiche dello Stand di 80 produttori venuti dall’Alto Adige. Molti curiosi di conoscere il vino su cui maggiormente si sta concentrando il lavoro dei produttori: il Pinot Bianco. Dopo la presentazione di “Kunststück 2014” il primo superwine a base di Pinot Bianco della cantina di Caldaro è stato il turno di San Paolo che riproposto il suo eccellente Pinot Bianco Santissimus vinificato in anfora e molto atteso dagli appassionati. Anche la Cantina di Merano presenta il suo nuovo Pinot Bianco affinato della vendemmia 2010 dopo 4 anni di permanenza sui lieviti. Nel complesso l’Alto Adige si conferma al vertice nazionale della produzione dei vini bianchi fermi. In particolare quelli aromatici e di nicchia.













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