Vinitaly, le nostre cantine fanno sempre «sold-out»

Code e molto interesse a Verona agli stand del padiglione dell’Alto Adige Grandi apprezzamenti per la produzione del 2016 sia di bianchi che di rossi


di Angelo Carrillo


VERONA/BOLZANO. Alto Adige protagonista anche alla 51esima edizione del Vinitaly di Verona. Le 78 cantine presenti a Verona hanno registrato il tutto esaurito e anche i banchi di assaggio tematici sono stati presi d’assalto. Con i suoi vini e distillati d’élite, l’Alto Adige è un ospite abituale di Vinitaly fin dal 1988. Le degustazioni sono state all’insegna del motto «A diverse altitudini». Il primo giorno di fiera è stato dedicato ai vini prodotti a basse altitudini, Pinot grigio, Lagrein e Cabernet. Il secondo giorno i protagonisti sono stati Pinot bianco, Sauvignon e Gewürztraminer e gli spumanti. Pinot nero, Schiava e altri vini rossi da vigneti a media altitudine sono stati presentati il terzo giorno; eri, per chiudere, è stat la volta dei vini bianchi Sylvaner, Veltliner, Riesling, Müller-Thurgau e Kerner.

Sarà la crescente attenzione per il mondo dei vini bianchi, sarà per un'annata, il 2016 che ha regalato una vendemmia di ottimo livello, ma di certo i visitatori al padiglione altoatesino sono in aumento. «Il 2016 in Alto Adige è stata un'annata molto promettente per i rossi e i bianchi - ha spiegato Daniela Silgoner di Idm Südtirol raccogliendo le opinioni e i giudizi di operatori e appassionati - viticoltori ed enologi sono concordi: il 2016 è un'annata qualitativamente buona, con vini bianchi morbidi, vivaci e ricchi di sfaccettature, e vini rossi assai promettenti e ben strutturati». Nel dettaglio andando ad analizzare l'andamento climatico il dato principale è quello dell'estate 2016 che ha dato filo da torcere a chi segue il lavoro in vigna. «Dopo alcune giornate torride, infatti, erano scese precipitazioni molto abbondanti che si erano protratte per parecchi giorni- ha spiegato Stephan Filippi della Cantina di Bolzano - nei vigneti del territorio ci si è dovuti rimboccare le maniche, prestando molta attenzione e non abbassando mai la guardia, tenendo sotto controllo costante gli impianti, e adottando spesso interventi mirati come il taglio dei grappoli». Inutile dire che tutto ciò ha richiesto parecchio lavoro e molto impegno. «Le giornate di tempo splendido e asciutto che si sono susseguite ininterrottamente da fine agosto a fine settembre - ha proseguito Filippi - calde di giorno e fresche di notte, hanno riportato la calma nei vigneti creando tutte le premesse per una vendemmia ben riuscita e qualitativamente ottima». Inoltre, le temperature basse all'inizio del periodo di maturazione hanno rallentato il processo di crescita, tant'è vero che la vendemmia 2016 è iniziata una decina di giorno più tardi rispetto al 2015. Si è cominciato infatti il 5 settembre con le prime uve bianche nella Bassa Atesina e nella conca di Terlano, e a metà settembre è partita la vendemmia in grande stile in tutto l'Alto Adige, per terminarla quasi ovunque a fine ottobre. La qualità delle uve incantinate è risultata perfetta, con un'acidità di tutto rispetto e un ottimo grado zuccherino, due presupposti ideali per ottenere vini bianchi morbidi, vivaci e ben strutturati, e vini rossi promettenti con un buon potenziale di sviluppo. «Non è un caso -spiega sempre Stephan Filippi - che il 2016 sia una grande annata per il Santa Maddalena e il Lagrein. Sarà una delle migliori annate che il Santa Maddalena abbia avuto negli ultimi decenni». Ma non gli è da meno il Lagrein del 2016: «Un vino maturo, fruttato e aromatico, intenso, con una colorazione scura e tannini di tutto rispetto». Prospettive buone anche per i bianchi 2016, che si presentano al naso con una ricchezza aromatica classica, spiccata tipicità varietale e bouquet fruttato; al palato sono morbidi, ben strutturati ed eleganti, soprattutto il Pinot bianco, lo Chardonnay, il Pinot grigio, il Sauvignon e il Gewürztraminer. Martin Foradori della Tenuta Hofstätter descrive «vini assai equilibrati dopo le bizze meteorologiche della primavera e dei primi mesi estivi anche nella Bassa Atesina l'autunno ha ribaltato in positivo le sorti dell'annata, infatti i vini del 2016 sono molto equilibrati. Per il Gewürztraminer si conferma la tendenza degli ultimi anni, con vini sempre più eleganti e raffinati».













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