Virgolo, Benko firma l’impegno all’acquisto

I termini dell’opzione scadono domani, l’imprenditore ha incontrato i proprietari e sottoscritto il vincolo


di Paolo Campostrini


BOLZANO. L'opzione scadeva domani. Ancora un giorno e il Virgolo sarebbe tornato da dov'era venuto, nelle mani dei vecchi proprietari. Ma Benko aveva già deciso. E infatti ieri, a Bolzano, si è presentato con carta e penna: da un lato la sua firma, dall'altro quella di chi gli aveva venduto, un anno fa, il diritto di prelazione sulla collina. «Siamo passati da un diritto ad un impegno ad acquistare. Bolzano merita di veder riqualificato il suo Virgolo», ha detto. Soddisfatti Vittorio Repetto, Della Vedova, Calligione, Oberosler, la Hobag e la Wipptalerbau: sono gli imprenditori che, da vent'anni, attendono una ridefinizione urbanistica dell'area (almeno 40 ettari) per poterla destinare all'uso della città. Ma frenati da una normativa approvata ormai in un'altra era geologica, successiva all'iniziativa dell'allora assessore Silvano Bassetti che li aveva convinti ad investire sulla collina in vista di un suo inevitabile rilancio. Sappiamo com'è finita. Adesso il Virgolo è una discarica. Rifugio di senzatetto e obiettivo privilegiato dei vandali. Ieri con la firma, il treno della riqualificazione non si è fermato. In sostanza: l'opzione era stata firmata l'anno scorso per una durata di 12 mesi, adesso è stata non solo rinnovata ma trasformata in impegno ad acquistare l'area. Per questo Benko ha parlato di diritto che si trasforma in chiara volontà. «Siamo pronti. Appena sarà definita la sorte dell'area di via Perathoner e sarà discusso il nostro progetto su un collegamento funiviario veloce tra Piazza Verdi e il Virgolo, perfezioneremo l'acquisizione di tutta l'area». Ma la firma di ieri è un'azione finanziariamente onerosa, in ogni caso. Dunque, un investimento concreto. Perché, come l'opzione, anche un impegno si paga. Con la collina in cassaforte, ora Benko aspetta la decisione di Penta. Meglio, una possibile decisione del commissario comunque concordata con la Provincia e la sua giunta che deve, secondo la legge provinciale 55 quinquies, apporre la sua firma accanto a quella del sindaco (o, in questo caso di Penta) per perfezionare definitivamente la procedura di assegnazione del Pru di via Perathoner. Per la quale è già stato definito il parere della conferenza dei servizi, quella commissione paritetica Comune-Provincia che ha analizzato per alcuni mesi il nuovo progetto Chipperfield. La richiesta di alcune modifiche da apportare sulla base della discussione, anche durante il parere negativo del consiglio comunale, era stata richiesta dal sindaco Spagnolli e dallo stesso Kompatscher che avevano riavviato l'iter del Pru a poche ore dalle dimissioni dello stesso primo cittadino. Il nuovo progetto contiene alcune varianti significative rispetto al primo. Resta invariato il "prezzo" che Benko pagherà al municipio per poter operare sull'area pubblica: cento milioni. Cambia il numero dei parcheggi a rotazione. Dai mille iniziali, giudicati eccessivamente invasivi rispetto ai volumi di traffico che avrebbero prodotto, si è passati a 835 con un notevole taglio percentuale di posti macchina. Infine gli spazi pubblici (auditorium, tempo libero, strutture, centri anziani o giovani) che erano piuttosto limitati nella prima stesura, raddoppiano.













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