bolzano

Virgolo: si restaura la storica via crucis con le statue del Seicento

Tornano al loro posto le figure sacre scolpite da Georg Mayr oltre trecento anni fa. Meteo permettendo, benedizione già per Pasqua


Davide Pasquali


BOLZANO. Vanificato il progetto Thun e in attesa di sapere se si realizzerà o meno il progetto di Benko, al Virgolo per il momento si stanno dando da fare i bolzanini doc: la curia, la parrocchia del Duomo e un nutrito gruppo di intraprendenti privati. Un tempo si sarebbero detti mecenati. Si è avviato il restauro della storica via crucis, dal sottopasso ferroviario di viale Trento alla chiesa del Calvario, le cui cappelle erano rimaste fortemente danneggiate nel corso della seconda guerra mondiale.


In questi giorni di freddo intenso si sono dovuti temporaneamente interrompere i lavori di muratura, che si spera di poter riprendere al più presto, perché l’intenzione sarebbe di inaugurare, o meglio benedire la rinnovata via crucis già per le festività pasquali di quest’anno, che cadono alla fine del mese di marzo (il venerdì santo sarà il giorno 25).

Virgolo, restauro per le cappelle della via crucis

Un gruppo di mecenati bolzanini, con il supporto della Curia e della parrocchia del Duomo hanno avviato il restauro della storica via dolorosa del Seicento. Al termine dei lavori, nelle sette cappelle verranno posizionate anche le storiche sculture lignee di tre secoli fa. (foto Davide Pasquali)


La novità vera, però, è un’altra e la racconta il responsabile del progetto, l’architetto bolzanino Simon Wellenzohn: dopo averle restaurate, nelle nicchie delle sette cappelle della via crucis verranno risistemate le magnifiche statue lignee seicentesche. Proprio quelle originali, rimosse negli anni Quaranta per evitare che finissero vittima dei bombardamenti degli Alleati. Ora si sta studiando un sistema adeguato per poterle difendere da eventuali malintenzionati.


Sul tabellone comunale posto dinanzi alla chiesa del Calvario, che in passato ospitava le sculture, si può leggere: “Le statue lignee, di marcata espressività, già nelle distrutte cappelle della via crucis, sono opera di Georg Mayr di Fié, eseguite nel 1689”. Ben 327 anni fa.


L’iniziativa, spiega l’architetto, è partita dal decano del Duomo ed è appoggiata da diversi sponsor privati: chi ha donato i denari per una statua, chi per i lavori del lattoniere al tettuccio della tal cappella. Il lavoro più impegnativo, comunque, sta riguardando il restauro delle statue lignee, in parte fortemente deteriorate. Per chi volesse avere un’idea di come diventeranno, alcune foto sono esposte in Duomo, sulla destra in fondo, accanto all’altare.


«Abbiamo messo in moto tutti quelli che ci tengono, che tengono alla nostra città», tiene a ribadire l’architetto Wellenzohn.


In futuro, col sostegno del Comune, si vorrebbe valorizzare il sentiero che sale da Aslago, per collegare Oltrisarco al Centro con un percorso spirituale.













Altre notizie

Attualità