Volontarius non lavorerà più all’Alimarket 

Migranti, la Croce Bianca non rinnova il contratto. Rabini: «Il personale rischia di perdere il lavoro»



BOLZANO. Momenti di tensione, nella seduta di ieri sera in consiglio comunale. I consiglieri di CasaPound hanno attaccato la referente comunale per richiedenti asilo e rifugiati Chiara Rabini per non aver informato la giunta e il consiglio di quanto starebbe per succedere: Volontarius estromessa dai centri di accoglienza ex Alimarket, ex hotel Alpi ed ex Lemayr. Volontarius smentisce, ma in parte: il contratto con la Croce Bianca, che gestisce l’Alimarket, non è stato rinnovato.

I consiglieri di CasaPound, nel corso di una discussione sull’immigrazione in città, hanno attaccano la referente per le politiche di accoglienza Rabini per il mancato riferimento all’aula e hanno informato maggioranza e opposizione «che Volontarius ha già perso le convenzioni con i centri di accoglienza ex-Hotel Alpi ed ex-Lemayr e che, da oggi, perderà anche l’ex-Alimarket, senza che nessuno abbia spiegato il perché e il per come». I consiglieri di Cpi mediante interpellanza hanno preteso «chiarezza sul business dell’immigrazione e la posizione di Volontarius, al centro delle cronache per un loro dipendente accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina». Diversa la fotografia fornita dall’assessore Sandro Repetto, dalla referente Chiara Rabini e dal presidente di Volontarius Claude Rotelli. Tutti e tre convergono su questa spiegazione: la convenzione con l’ex Alpi ha le settimane contate e si sapeva. Il centro di accoglienza verrà infatti chiuso. Per quanto riguarda il Lemayr, attualmente la Provincia sta pensando a una ridestinazione, nel senso che oggi il centro è destinato ai maschi giovani, che però di recente costituiscono una quota inferiore rispetto al passato. L’assessorato retto da Stocker non ha però ancora deciso o comunicato in che senso la struttura verrà ridestinata. Per il momento, dunque, la convenzione con Volontarius prosegue. Altro il discorso per l’Alimarket, dove Volontarius si occupava della parte sociale e linguistica, con l’impiego di sei persone. «La Croce Bianca», così Rotelli, «ha deciso di internalizzare i servizi di cui si occupava Volontarius». Rotelli ha però rassicurato il Comune, come chiarisce Repetto: «Il personale sarà reimpiegato in altri servizi». Preoccupata invece Rabini: «Si tratta di personale specializzato, speriamo venga reimpiegato in un’ottica di rivisitazione dell’assistenza in città, sperando che anche Bolzano aderisca allo Sprar, come altri centri altoatesini».(da.pa)













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