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«Voto di scambio», Di Fede denuncia Bianchi

Il sindaco di Laives presenta un esposto sull’antifurto gratuito proposto dal suo sfidante ai commercianti. La replica: vergognati



LAIVES. Finisce in tribunale la sfida tra i candidati sindaco Liliana Di Fede e Christian Bianchi. Liliana Di Fede ha presentato ieri un esposto in procura contro lo sfidante del centrodestra Christian Bianchi con l’ipotesi di voto di scambio. Sotto accusa è l’iniziativa lanciata da Bianchi durante una conferenza stampa di «Uniti per Laives» dedicata al tema della sicurezza. Al tavolo con Bianchi c’era il titolare di una ditta specializzata in sistemi di sicurezza. L’idea lanciata è di offrire ai commercianti di Laives interessati un sistema di allarme con comodato d’uso gratuito per cinque anni.

L'attacco su facebook di Liliana Di Fede

Cari cittadini, care cittadine,la politica deve essere una casa di vetro, pulita e trasparente. Laives, grazie...

Posted by Liliana Di Fede on Martedì 21 aprile 2015

«Una iniziativa per tradurre in pratica la preoccupazione sul proliferare di furti e spaccate», ha spiegato Bianchi. Così Liliana Di Fede, che non rende pubblico il nome del suo avvocato, ha motivato ieri sul web la decisione di recarsi in procura per depositare l’esposto: «La prima sicurezza, cari cittadini, è il rispetto della legalità. Purtroppo, oltre episodi squalificanti come la propaganda nelle scuole durante l'orario di lezione dei ragazzi, il candidato della destra Christian Bianchi, sperando di raccattare qualche voto speculando sul sacrosanto bisogno di sicurezza delle persone, ha compiuto un atto che nulla più ha a che fare con le normali condotte di campagna elettorale, promettendo antifurti gratis ai commercianti, con la collaborazione di una ditta privata".

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"Qui, sia chiaro, non si tratta di gadget elettorali come penne o accendini. No: qui parliamo di veri e propri impianti. A tutela dell'onore e della dignità della nostra comunità, mi sono recata questa mattina con decisione e senza indugio alla Procura della Repubblica per denunciare questa schifezza. Ho esposto i fatti fornendo materialmente tutta una serie di dettagli in mio possesso, e chiedendo alla magistratura di verificare la sussistenza di eventuali presupposti di illeciti di natura penale anche relativi al voto di scambio».

La replica di Christian Bianchi

Bianchi replica rivendicando la trasparenza della operazione: «Prima di presentare l’iniziativa abbiamo valutato gli eventuali problemi. Mai abbiamo proposto l’impianto antifurto in cambio del voto a me. Lo può verificare ogni persona interessata, perché abbiamo pubblicato il video su facebook. Ovviamente forniremo alla magistratura ogni informazione utile». Più aspro il commento di Bianchi sulla bacheca facebook di Liliana Di Fede: «Ti devi vergognare». Bianchi avverte: «Sto valutando di querelare Liliana Di Fede per diffamazione». Infine la domanda: «Mi piacerebbe sapere se la tua denuncia l'hai fatta in qualità di sindaco o di candidata del Pd, quindi come rappresentante politico? Lo chiedo perché nelle foto compare lo stendardo del Comune».

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