Vuole gettarsi nel fiume dopo la separazione
Il Ponte giallo dell’Eurac è rimasto chiuso per un’ora. I soccorritori sono riusciti a farlo desistere
BOLZANO. Si è arrampicato sugli archi del “ponte giallo”, vicino all’Eurac e poi ha iniziato a urlare e a minacciare di gettarsi nel Talvera. Continuava a dire che non voleva più vivere, dopo che l’ex compagna gli aveva vietato di vedere i loro figli.
È successo ieri pomeriggio, poco prima delle 17. Immediatamente, sono giunti sul posto i soccorritori, i vigili del fuoco del corpo permanente di Bolzano e gli agenti della polizia. Questi ultimi si sono piazzati con le volanti su entrambi i lati del ponte giallo, mentre i pompieri sommozzatori si recavano esattamente sotto il ponte, nel punto dove si trovava l’uomo. Per oltre un’ora, il bolzanino non ha permesso a nessuno dei soccorritori di avvicinarsi. Non voleva parlare con nessuno. Ha continuato a urlare la sua rabbia e delusione al mondo. A un certo punto, ha chiesto che venisse chiamata la sua ex compagna. Voleva chiederle perché non poteva più vedere i suoi figli. La donna, però, non è stata fatta avvicinare.
Poi, verso le 18, ha iniziato a rispondere alle domande degli agenti e dei vigili del fuoco. C’è chi gli ha chiesto se voleva una sigaretta o qualcosa da bere. Ha accettato la sigaretta. Con molta calma e pazienza, i soccorritori sono riusciti ad avvicinarsi sempre di più. Sono riusciti a tranquillizzare l’uomo. Alla fine, fortunatamente, gli agenti, lo psicologo e i pompieri che si trovavano sul ponte sono riusciti a farlo scendere senza che si gettasse del fiume. Il bolzanino è stato accompagnato in ospedale dove è stato sottoposto ad alcuni controlli.
Per oltre un’ora, dunque, non è stato possibile usare il ponte giallo. Decine e decine di persone si sono fermate sui lati del ponte e su Ponte Druso, per osservare la drammatica scena. (s.p.)
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