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«Waltraud è sotto choc e non ricorda» 

Il tentato omicidio di via Cavour. Benedict Chika Ibolekwu “incastrato” dalle celle telefoniche e dalle immagini delle sua vettura a Bolzano Il trentasettenne forse in Italia già la settimana prossima. La donna accoltellata sta meglio, ma la sua mente ha rimosso quei terribili momenti



BOLZANO. A “incastrarlo” sono stati i tabulati telefonici che, grazie alle celle telefoniche, hanno consentito agli inquirenti di stabilire che nella tarda serata del 13 febbraio, quella in cui la sessantaduenne fisioterapista Waltraud Kranebitter era stata accoltellata, il trentasettenne Benedict Chika Ibolekwu si trovava a Bolzano. Non solo. La vettura dell’uomo, che vive in Baviera e che si sta separando dalla figlia di Waltraud, quella sera è stata immortalata in città da alcune telecamere di sicurezza. Non davanti alla casa in cui vive la suocera, ma nelle vicinanze. La figlia di Kranebitter aveva messo fine alla relazione con l’uomo ed era tornata a vivere con i due figli dai genitori, a Bolzano.

Scesa nel vano contatori della palazzina di via Cavour 8 per ripristinare la corrente, Waltraud Kranebitter forse non aveva nemmeno avuto il tempo di capire cosa stesse accadendo, ma i sospetti dei carabinieri di Bolzano si erano subito rivolti verso Benedict Chika Ibolekwu, che da quel giorno non aveva più contattato la moglie, rafforzando ulteriormente il convincimento che egli potesse essere coinvolto. Le indagini condotte nei giorni successivi al tentativo di omicidio hanno portato gli investigatori dell’Arma proprio in Baviera, dove lunedì pomeriggio la polizia tedesca ha eseguito il mandato di arresto europeo emesso dal giudice per le indagini preliminari di Bolzano e fermato l’uomo, che si trovava in un appartamento, a Monaco. La polizia gli ha anche sequestrato cellulari, tablet, laptop e un mazzo di chiavi.

Il ritorno in Italia

Ora Benedict Chika Ibolekwu è trattenuto dalle autorità germaniche e già nei prossimi giorni dovrebbe essere trasferito in Italia. Sbrigate le necessarie pratiche e comparso in udienza davanti a un giudice tedesco, il trentasette potrà raggiungere Bolzano dove, entro cinque giorni, affiancato da un avvocato difensore, sarà ascoltato dal giudice per le indagini preliminari e da un sostituto procuratore nell’udienza di convalida.

Nessun ricordo in Waltraud

Parole di sollievo, dopo la notizia dell’arresto del giovane. Robert Auer, marito di Waltraud, ha ribadito ieri: «Non dobbiamo più guardarci le spalle quando usciamo». Il consigliere di circoscrizione sottolinea come l’ex genero non si fosse mai mostrato aggressivo o violento. E aggiunge: «Waltraud sta meglio, ma non ricorda nulla di quanto accaduto. Come ci ha spiegato la dottoressa, infatti, in molte persone vittime di episodi simili, lo shock innesca un meccanismo di autotutela che impedisce loro di ricordare cos’è successo e questa situazione rimane».













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