Wine festival da record con oltre 10 mila presenze

Bilanci ottimi per la rassegna che oggi dedica l’evento di chiusura alle bollicine Brinda l’ideatore Helmuth Köcher: "Sette milioni di euro l'indotto stimato”


di Simone Facchini


MERANO. Sapori, eleganza, esclusività. Ma anche business . "Sette milioni di euro l'indotto del WineFestival stimato", asserisce Helmuth Köcher, ideatore e timoniere dell'evento.

E brinda all'ennesimo successo: "Oltre seimila i biglietti d'ingresso, contando produttori e giornalisti possiamo conteggiare circa diecimila presenze spalmate nei quattro giorni".

Tre giorni di WineFestival “classico” più il preludio di venerdì con i vini bio e le selezioni degli enologi-cult. Kurhaus frizzante. Un dato sostanzialmente in linea con gli ultimi anni.

"Malgrado fosse la ventiquattresima edizione, la tensione è sempre alta. Per capirci: stiamo già pensando al WineFestival 2016".

Già, ma intanto a dirla tutta la manifestazione non è ancora terminata, perché oggi al Pavillon des Fleurs (ore 9.30-16) si tiene Catwalk Champagne, appendice dedicata alle bollicine più famose del mondo. Una novità, per un evento che di anno in anno cerca di allargare gli orizzonti.

Contadine. E tra le cose nuove, ha di certo fatto breccia la Cooking Farm nella quale si sono confrontati chef stellati e le rappresentanti delle Donne coltivatrici dell'Alto Adige, associazione che fa capo al Bauernbund. Che si sono difese con grande onore, proponendo i piatti della tradizione sudtirolese (dai canederli di fegato alla zuppa d'orzo) e rispondendo all'appello di Carlo Moglino di Genagricola, conduttore della rappresentazione: presto le contadine dell’Alto Adige prenderanno valige e ricettario e, saltando sul treno del circus del mangiar bene, potranno approdare a manifestazioni in diverse regioni d'Italia.

Premio Godio. La gastronomia italiana di qualità, come sempre espressa nel tendone GourmetArena - coordinato da autorità del settore come i maestri di cucina Giorgio Nardelli e Bruno Cicolini - ha manifestato un nome sotto l'egida dell'Accademia della Cucina presieduta localmente da Raoul Ragazzi. Il riconoscimento è andato a Guntmar Öttl, ventottenne cuoco del ristorante Jäger di Sirmiano presso Nalles.

«Prodotti di qualità e riconoscibili, carta dei vini territoriale con sguardo internazionale, stagionalità», sintetizza il presidente.

E poi, il luogo. Non troppo facilmente raggiungibile. Come era la Genziana di Godio. Lassù, in fondo alla Val d'Ultimo.

Per andare a mangiarci e a gustare le sue prelibatezze, bisognava cercarlo. Ma in quanti lo cercavano.

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