Zanella guida la sfida del rinnovamento
Debutto in politica per candidato sindaco e gran parte della squadra. Obiettivo: entrare in giunta al fianco della Svp
MERANO. Il Partito democratico si presenta a questa tornata elettorale con una scelta netta, di quelle che gli iscritti amano definire senza se e senza ma. Un taglio netto con il passato a partire dal candidato sindaco, per finire con i candidati per un posto in consiglio comunale.
Simbolo del rinnovamento del Pd meranese è Diego Zanella, candidato sindaco preso in prestito dal mondo dell'innovazione e della tecnologia spinta. Un personaggio nuovo alla scena politica. Al suo fianco, unico atto concreto a rappresentare la continuità, se così vogliamo definirla, c'è Andrea Bonatta, capolista e il solo consigliere comunale a ricandidarsi. Non fanno parte della compagine elettorale le due ex assessore e consigliere d'opposizione nella consigliatura che volge al termine Vanda Carbone e Daniela Rossi Saretto.
In compenso al fianco di Diego Zanella, Diego 2.0 come lo chiamano i compagni di avventura riferendosi a Diego Cavagna (fino a cinque anni fa leader meranese del centrosinistra, il Diego 1.0 appunto), ci sono 17 candidati completamente nuovi, un paio di eccezioni a parte. A partire dall'ingegner Piero Bernabè, per proseguire con Lucia Giampieretti ed Emiliano Lutteri. Ma nella lista del Pd c'è anche una cantante di musica lirica Rovena Korreta, che si alterna tra palco e lezioni agli allievi del conservatorio. Il programma non è fatto di pochi significativi slogan, ma di una incredibile serie di dettagli, un libro di oltre quaranta pagine per disegnare il volto del futuro di Merano.
Il Pd punta diritto ad entrare in giunta al fianco della Svp, binomio dal quale era stato escluso o si era autoescluso cinque anni fa. Tra gli impegni che Diego Zanella si prende con il suo programma ci sono anche quello dello spostamento del percorso della ferrovia tra la stazione centrale e Maia Bassa, eliminando il solco di divisione che oggi esiste tra rione Santa Maria Assunta, il Bersaglio e il resto della città. Serve inoltre un nuovo collegamento tra città e superstrada per liberare Sinigo dalla morsa del traffico: il Pd pensa ad esempio allo svincolo Cafa sud. (rog)