Zona aeroporto da ridurre Il Comune vuol fare da sé

Il vicesindaco Seppi: «La Provincia non vuol cancellare la modifica urbanistica Vediamo se possiamo riportare noi l’area alle dimensioni fissate prima del 2013»


di Bruno Canali


LAIVES. A luglio, con una mozione approvata dal consiglio comunale di Laives, i consiglieri ecosociali avevano chiesto all'amministrazione di “farsi parte attiva presso la giunta provinciale per ottenere la modifica d’ufficio del Puc di Laives con il ripristino della zona aeroportuale alla situazione antecedente alla modifica d’ufficio 142 del 4 febbraio 2013". Si tratta della modifica con la quale la Provincia, sorvolando anche il parere negativo del Comune, aveva inserito nel Piano urbanistico comunale - Puc di Laives l'ampliamento dell’aeroporto di San Giacomo.

Quindi c'è stato il referendum e, visto come è andata, i consiglieri Giorgio Zanvettor (Verdi) e Dario Volani (Fides) hanno chiesto alla giunta di attivarsi per chiedere alla Provincia di rimettere le cose come erano prima nel Piano urbanistico comunale di Laives, ovvero, di fare retromarcia rispetto alla variazione d'ufficio apportata.

“Se la Provincia dovesse dire di no - avevano spiegato ancora qualche mese fa i due consiglieri - dovrebbe essere il Comune, autonomamente, a dare seguito alla variazione per ritornare a come erano le previsioni per l'aeroporto prima del 2013".

Qualche sera fa, in consiglio comunale, mediante un'interrogazione i consiglieri ecosociali sono tornati sul tema, chiedendo che cosa abbia fatto nel frattempo la giunta comunale e quale sia la reazione di quella provinciale alla richiesta di dietrofront nel Piano urbanistico.

"Il 7 luglio, con lettera - ha spiegato il vice sindaco Giovanni Seppi - abbiamo trasmesso la richiesta alla Provincia affinché desse avvio alla riduzione della previsione per l'aeroporto riportandola come era prima. Il 12 settembre, l'assessore provinciale all'energia ci ha risposto che la giunta provinciale non riteneva doverosa la modifica chiesta da Laives, sottolineando che il referendum sull'aeroporto aveva riguardato solo i finanziamenti pubblici alla struttura e non le previsioni urbanistiche di ampliamento. Ad ogni modo, noi abbiamo già preso contatto verbalmente con un legale per valutare se, effettivamente, vi sia la possibilità per il Comune di Laives di riportare autonomamente il proprio Puc a come era prima della modifica d'ufficio imposta dalla Provincia”.

Insomma, la battaglia sull’aeroporto di San Giacomo, anche dopo la vittoria del no al finanziamento pubblico, non è conclusa. La Provincia infatti, oltre a non avere alcuna intenzione di fare dietrofront rispetto alle scelte adottate (e imposte a Laives), sta lavorando alla gara per l'affidamento della struttura a terzi.

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