Solidarietà

Bozen Solidale: «La gestione dei senzatetto è una vergogna senza fine»

Secondo l’associazione, nonostante quello delle migrazioni sia un fenomeno palesemente strutturale, le istituzioni non hanno mai accettato la costruzione di progetti di micro accoglienza duraturi e dignitosi



BOLZANO. "Come al solito, come ogni anno, a febbraio inizia il vergognoso scarica barile tra Comune, Provincia di Bolzano e gli altri Comuni della provincia riguardo la chiusura della cosiddetta "Emergenza Freddo" (struttura ex INPDAP che ospita 150 persone, e Ex Alimarket che ne ospita 135). Come al solito, come ogni anno, ci tocca assistere ad un teatrino di accuse e imputazioni di responsabilità che lascia sconcertati. Nonostante quello delle migrazioni sia un fenomeno palesemente strutturale, soprattutto in una provincia di confine come l'Alto Adige, le istituzioni, che in questi giorni si scannano per addossarsi le responsabilità, non hanno mai accettato la costruzione di progetti di micro accoglienza duraturi e dignitosi.

Meglio 'impacchettare" centinaia di persone in capannoni nella totale precarietà e nella speranza che, trattandole male, decidano di spostarsi in altri territori". Lo afferma Bozen Solidale.

"Il circolo vizioso è sempre lo stesso: incredibili lungaggini nella richiesta dei documenti (si arriva a un anno per il primo appuntamento in Questura, fino a due per i successivi rinnovi), impossibilità di avere una residenza, un lavoro regolare, una copertura sanitaria. La casa una chimera tra prezzi proibitivi e la volontà sempre più diffusa di non affittare a "stranieri". I Comuni limitrofi al capoluogo non smentiscono, come sempre, la loro visione escludente e respingente: a parte qualche raro caso, il resto resta arroccato a paure ataviche e volontà Ottocentesche. Una vergogna. Fa da sfondo a tutto ciò il solito sindaco di Bolzano, Renzo Caramaschi, che, a mezzo stampa, utilizza toni sprezzanti e indegni riferendosi alle persone migranti e senza dimora come se fossero pacchi da spostare da una parte all'altra. Linguaggio e toni tanto cari alla destra cittadina che, difatti, strizza più di un occhio all'anziano sindaco. Una vergogna senza fine sulla pelle di chi vive da vicino povertà e marginalità", conclude Bozen Solidale. 













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