Bressanone. Per il sindaco Peter Brunner non esiste un caso Stablum per incompatibilità morale alla luce del patteggiamento per truffa aggravata nel 2008. La sua eleggibilità è stata confermata dalla commissione elettorale e poi approvata dal consiglio comunale e quindi il nuovo vice sindaco può continuare il lavoro in giunta.

Il consiglio comunale “cancellato” a fine gennaio e poi richiesto dall’opposizione per la discussione di interrogazioni, mozioni e appunto dell’interpellanza su Stablum si è svolto online mercoledì pomeriggio e il “caso Stablum” si è chiuso con una breve relazione da parte del sindaco e, come prevede il regolamento, senza discussione successiva.

“I consiglieri dell’opposizione, gli otto firmatari del documento, hanno letto la loro interpellanza e io ho risposto in breve – spiega Brunner – Ho sottolineato che l’eleggibilità di Ferdinando Stablum è stata verificata e poi confermata dal consiglio comunale e che quindi non esistono motivi per mettere in dubbio la sua posizione. Non sono entrato nel merito della vecchia vicenda giudiziaria perchè non l’ho ritenuto necessario, in quanto chi di dovere, quindi la commissione elettorale, aveva già verificato che ci fossero i presupposti per candidatura ed eleggibilità di Stablum. Ritengo, e lo sottolineo, che se i consiglieri di opposizione avevano dubbi in merito alla moralità di Stablum avrebbero dovuto esprimerli durante la seduta in cui si sono confermati i consiglieri eletti. Quindi, il caso per me è chiuso e sono certo che il vice sindaco Stablum farà un ottimo lavoro”.

Di diverso avviso gli otto consiglieri comunali di opposizione. “Siamo stupiti – spiega Sabine Mahlknecht del Team K anche a nome dei colleghi dell’opposizione - Dopo aver letto la nostra interpellanza ci saremmo aspettati che il sindaco Brunner entrasse anche nel merito, rispondesse in modo chiaro sulla questione morale che abbiamo denunciato. Brunner ha solo parlato dell’eleggibilità verificata di Stablum. Ma noi questo già lo sapevamo. Siamo quindi delusi, visto che poi, come prevede il regolamento, non abbiamo potuto replicare. Un caso, quindi, che è stato chiuso in un modo che non condividiamo”.

Ferdinando Stablum, dal canto suo, ribadisce che il vecchio caso giudiziario era legato a un errore tecnico. “Confermo che si trattò di un errore tecnico legato al mio lavoro e di non aver mai intascato del denaro – sottolinea – Mi sento, quindi, moralmente a posto e pronto a mettermi al servizio della comunità soprattutto visto il difficile periodo che attraversiamo. Invito i colleghi dell’opposizione a mettere da parte polemiche e accuse e a metterci tutti insieme al lavoro per aiutare la gente”. T.C.