Brunner: «Prevenire l’accattonaggio molesto»
Il sindaco replica a un’interrogazione sul progetto per “educare” i mendicanti: «Non lo sostengo. Il mio approccio è diverso e l’obiettivo è arginare il fenomeno»
BRESSANONE. Il sindaco Peter Brunner conferma il no all’accattonaggio e spiega che né lui né il resto della giunta comunale di Bressanone sono stati direttamente informati sull’iniziativa "Mendico ma in silenzio" presentata tempo fa dalla consigliere degli Ecosociali Elda Letrari con l’obiettivo di gestire il fenomeno dell’accattonaggio evitando episodi di richieste "moleste" o troppo insistenti dell’elemosina, episodi segnalati in passato e che Letrari è convinta di evitare "educando” i mendicanti a presentarsi alla gente in modo meno “invadente”, più rispettoso.
Sulla questione, il consigliere di Demos Nicolas Monese ha presentato un’interrogazione, alla quale è stata data una risposta che sarà letta oggi nell’ambito della seduta di consiglio comunale che inizia alle 18 in municipio.
Brunner, nella risposta, sottolinea che “il progetto della Letrari non corrisponde alle politiche comunali inerenti l’accattonaggio, che invece sono volte a prevenire e arginare il fenomeno”. “Il Comune – continua il sindaco - concentra i propri sforzi sul controllo delle zone sensibili e dell’accattonaggio aggressivo e molesto, nonché sul rispetto del regolamento riguardante l’accattonaggio puntando sulla collaborazione tra le varie forze dell’ordine, ed è inoltre in atto un lavoro di sensibilizzazione sulla presenza delle numerose strutture sociali a Bressanone che sono dei validi punti di riferimento per le persone bisognose e in difficoltà”. E conclude: “L’approccio scelto dal Comune è diverso da quello del progetto del Mendicare in silenzio e per questo motivo il Comune non intende sostenere tale progetto”.
Monese, che si è detto soddisfatto della risposta, ricorda che "il tutto è nato qualche mese fa in seguito alla notizia che il consigliere ecosociale Elda Letrari aveva presentato alla stampa l’iniziativa Mendico ma in silenzio. Con tale progetto, nell’ottica di integrazione dei migranti e di contributo alla gestione del fenomeno dell’accattonaggio, si tratta di insegnare a mendicare, quasi si trattasse di una professione, un mestiere, che merita di essere imparato e svolto e non di una situazione di disagio sociale per chi non è nella condizione di poter provvedere autonomamente al proprio sostentamento. Insomma, un progetto che vuole educare al lavoro umiliante della questua”.
"La risposta del sindaco – ha detto Monese - ha chiarito che Letrari non ha presentato tale iniziativa all’amministrazione comunale e, a detta di Brunner, un simile progetto non va nemmeno d’accordo con le politiche che si stanno portando avanti per arginare il fenomeno dell’accattonaggio”.
Oltre al punto sull’accattonaggio, all’ordine del giorno del consiglio di stasera c’è un’interrogazione del consigliere comunale della Lega Massimo Bessone riguardante il piano comunale di classificazione acustica, un’interrogazione del consigliere comunale Antonio Bova riguardante gli alloggi Ipes nel territorio comunale e poi ancora la relazione della Consulta per gli anziani e la relazione sull’attività e sul programma della Bressanone Turismo.
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